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Castel D’Azzano: Inchiesta per strage, tre persone indagate.

La Procura della Repubblica di Verona, guidata dal procuratore Raffaele Tito, ha avviato un’inchiesta complessa e di gravità eccezionale, ipotizzando il reato di strage a carico di Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi.

L’accusa nasce a seguito di un tragico evento accaduto nella mattinata odierna a Castel D’Azzano, un episodio che ha avuto come conseguenza diretta la perdita delle vite di tre carabinieri, agenti dello Stato impegnati nel loro servizio.
La scelta di qualificare il fatto come strage, ai sensi dell’articolo 416 del Codice Penale, denota la natura premeditata e la portata devastante dell’esplosione, che presumibilmente ha avuto come epicentro l’abitazione dei Ramponi.

Tale inquadramento giuridico implica la necessità di accertare non solo l’evento lesivo in sé, ma anche la sua natura di atto volto a incutere terrore nella popolazione o a impedire lo svolgimento delle funzioni costituzionali.

Nel corso del pomeriggio, i tre indagati saranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia, un atto fondamentale nel procedimento penale che offre loro la possibilità di fornire la propria versione dei fatti e di esercitare il diritto di difesa.

L’interrogatorio sarà condotto dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), che valuterà la sussistenza dei presupposti per la convalida degli arresti preventivi, misura cautelare che mira a garantire che gli indagati non possano sottrarsi all’azione della giustizia.

Parallelamente, la Procura ha disposto un’autopsia sulle salme dei carabinieri deceduti, un’indagine medico-legale cruciale per accertare le cause precise del decesso, il meccanismo lesivo e ricostruire la dinamica dell’evento.

L’autopsia, che si svolgerà domani, fornirà elementi fondamentali per la ricostruzione della ricostruzione della dinamica dell’esplosione e potrà contribuire a chiarire eventuali aspetti controversi.

Al termine delle operazioni medico-legali, la Procura rilascerà il nulla osta allo svolgimento dei funerali, consentendo così alla comunità di esprimere il proprio cordoglio e di onorare la memoria degli agenti caduti.

L’inchiesta è particolarmente delicata e complessa, e si preannuncia un lungo percorso investigativo volto a fare piena luce sulle responsabilità e sulle motivazioni alla base di questo tragico evento, che ha profondamente scosso la comunità veronese e l’intera nazione.

La Procura si avvarrà di perizie tecniche, analisi di tabulati telefonici e di una serie di accertamenti per ricostruire il quadro completo della vicenda.

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