domenica 5 Ottobre 2025
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Venezia

Guizzaro sotto attacco: insulti e minacce per una candidata

La candidata democratica Eleonora Guizzaro, 29 anni, si è trovata bersaglio di una ondata di insulti sessisti e minacce online, un’aggressione verbale amplificata dalla vasta risonanza di un video in cui annunciava la sua partecipazione a una manifestazione per la pace a Venezia.

L’episodio, che ha generato oltre mille commenti su X (precedentemente Twitter), mette a luce una drammatica escalation di violenza verbale nel dibattito pubblico, particolarmente rivolta alle donne impegnate politicamente.

Il video, con un bacino di visualizzazioni che ha superato le 158.000, ha innescato un’implacabile pioggia di commenti denigratori.
Questi non si limitano a offese di genere – frasi volgari che relegano la candidata alla sfera domestica, suggerendo mansioni umili – ma includono anche minacce esplicite, espressioni di violenza e insulti di varia natura, rivelando una profonda misoginia e un intento intimidatorio.

L’uso di epiteti dispregiativi e la gravità delle minacce ricevute testimoniano una volontà di silenziare e screditare la candidata, penalizzando la sua partecipazione al discorso politico.

Guizzaro, forte di una profonda sensibilità umana, ha espresso la sua solidarietà al popolo palestinese, evidenziando le terribili condizioni di vita a Gaza e la necessità impellente di aiuti umanitari non ostacolati.
La sua posizione, motivata da un imperativo morale e dalla difesa dei diritti umani fondamentali, ha apparentemente provocato la reazione violenta di coloro che, al di là di considerazioni geopolitiche, si sono sentiti in diritto di attaccare la sua persona.
La candidata ha espresso vicinanza anche alle famiglie israeliane che protestano contro le politiche del governo Netanyahu e ai parenti degli ostaggi, sottolineando la complessità della situazione e rifiutando qualsiasi semplificazione ideologica.
La sua capacità di dialogare con diverse prospettive, pur condannando fermamente i crimini di guerra, contrasta nettamente con la chiusura mentale e l’aggressività manifestate dai suoi detrattori.

La denuncia, accompagnata dalla documentazione degli insulti, rappresenta un atto di coraggio e un campanello d’allarme.

Guizzaro non si lascia intimidire, ribadendo il suo impegno nella campagna elettorale e sottolineando la necessità di promuovere un dibattito pubblico improntato al rispetto e alla civiltà.
L’episodio evidenzia l’urgenza di contrastare la cultura dell’odio online, tutelando la libertà di espressione, ma anche la dignità e la sicurezza di coloro che si impegnano attivamente nella vita politica, un impegno che, purtroppo, può comportare un costo personale elevato.

La candidata intende valutare azioni legali nei confronti dei responsabili, auspicando che l’episodio possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di contrastare l’uso del linguaggio violento e discriminatorio, soprattutto nei confronti delle donne.

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