La comunità di Castelnuovo del Garda, e l’intera provincia veronese, si è stretta in un abbraccio silenzioso e commovente per commemorare Jessica Stappazzollo, giovane donna strappata alla vita da un atto di brutale violenza.
La fiaccolata, promossa dall’amministrazione comunale, ha rappresentato un momento di profonda riflessione e di condivisione del dolore, raccogliendo una folta partecipazione: sindaci, rappresentanti istituzionali, e circa quattrocento cittadini, tutti uniti nel tributare un ultimo saluto e nel manifestare la più sentita vicinanza alla famiglia, particolarmente alla madre, Rosimeri.
La presenza di Rosimeri Stappazzollo, madre di Jessica, ha caricato l’evento di un’intensità palpabile.
Il volto segnato dalla sofferenza, l’espressione velata dal lutto, testimoniano la devastazione causata da una perdita irreparabile.
La tragedia, consumatasi nella notte tra lunedì e martedì scorsi, non è stata un evento isolato, ma l’orribile conclusione di un percorso insidioso, segnato da un progressivo escalation di abusi e coercizioni perpetrati dall’ex compagno, Douglas Reis Pedroso.
Questo femminicidio, ancora fresco nella memoria collettiva, pone l’accento su una problematica sociale endemica: la violenza di genere.
Non si tratta solo di un atto criminale, ma di una manifestazione estrema di un sistema di potere iniquo, in cui l’uomo si avvale della sua posizione dominante per esercitare controllo e dominio sulla donna, fino a negarle il diritto alla vita.
La fiaccolata, pertanto, non è stata solo un momento di lutto, ma anche un’occasione per riaffermare l’impegno a contrastare la violenza sulle donne, promuovendo una cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della parità di genere.
È necessario un cambiamento profondo a livello culturale, educativo e legislativo, per prevenire che tragedie come quella di Jessica si ripetano.
Un impegno che richiede la collaborazione di istituzioni, associazioni, scuole e famiglie, per costruire una società più giusta e sicura per tutte le donne.
La luce delle fiaccole, in questo contesto, si è accesa come simbolo di speranza, di resistenza e di determinazione nel perseguire un futuro libero dalla violenza.







