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Pedemontana Veneta: Inchiesta sull’Inquinamento e Responsabilità

L’inchiesta in corso sulla Superstrada Pedemontana Veneta solleva interrogativi profondi e preoccupazioni ambientali di notevole portata.

Al centro dell’attenzione, dodici figure apicali – dirigenti del Consorzio Sis, amministratori della Società Pedemontana Veneta, responsabili tecnici e direttori di cantiere – sono al vaglio delle autorità giudiziarie con accuse che spaziano dall’inquinamento ambientale alla mancata bonifica dei siti interessati.

Le indagini si concentrano in particolare su due opere cruciali: la Galleria naturale di Malo e la Galleria di Sant’Urbano, entrambe situate nella provincia di Vicenza.
La vicenda trascende la mera irregolarità burocratica, ponendo l’accento su un potenziale danno irreparabile all’ambiente.
Le accuse riguardano la contaminazione delle falde acquifere, una risorsa idrica vitale per l’intera regione.

L’inquinamento, se confermato, non solo comprometterebbe la potabilità dell’acqua, ma potrebbe anche avere ripercussioni sulla salute pubblica, sull’agricoltura e sull’ecosistema locale.

La Galleria naturale di Malo, progettata per minimizzare l’impatto ambientale, e la Galleria di Sant’Urbano, con le sue complesse opere di scavo e consolidamento, sono state individuate come punti critici.

Le tecniche costruttive impiegate, i materiali utilizzati e la gestione dei rifiuti edili potrebbero aver contribuito alla dispersione di sostanze inquinanti, come metalli pesanti o idrocarburi, che si sono infiltrate nel sottosuolo.

L’inchiesta evidenzia una potenziale carenza di controlli e di monitoraggio ambientale durante le fasi di costruzione della superstrada.
Si ipotizza una sottovalutazione dei rischi ambientali e una gestione inadeguata delle misure di prevenzione e mitigazione dell’inquinamento.

La complessità di un’opera infrastrutturale di tale portata richiede una pianificazione rigorosa e un impegno costante nel rispetto delle normative ambientali.

Le accuse sollevano anche interrogativi sulla responsabilità di tutti gli attori coinvolti: dal committente all’esecutore dei lavori, passando per gli organi di controllo.
La vicenda sottolinea la necessità di una maggiore trasparenza e di una governance più efficace nei progetti infrastrutturali, al fine di garantire la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute pubblica.
Il caso Pedemontana Veneta rappresenta un campanello d’allarme, che invita a una riflessione più ampia sul rapporto tra sviluppo infrastrutturale e sostenibilità ambientale.
L’esito dell’inchiesta sarà cruciale per definire le responsabilità e per rafforzare i meccanismi di prevenzione e controllo nell’ambito di progetti di tale portata.

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