Dopo un’assenza che ha segnato un’epoca, la *Madonna col Bambino* attribuita ad Antonio Solario, pittore veneziano di spicco nel Rinascimento (Venezia, circa 1465 – Napoli, 1530), è stata restituita ai Musei Civici di Belluno.
La sua sparizione, avvenuta in una notte buia tra il 24 e il 25 agosto 1973, insieme ad altre opere d’arte, rappresentò una ferita profonda per la comunità bellunese, un colpo al patrimonio culturale e alla memoria storica della città.
La ricomparsa, a distanza di quasi mezzo secolo, è merito del lavoro incessante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che nel 2017 hanno intrapreso un’indagine complessa, nata da una discreta informazione secondo cui l’opera, una raffinata tempera su tavola di dimensioni 86×67 centimetri, era stata oggetto di una proposta di vendita da parte della casa d’aste inglese Keys Fine Art, con sede a Norwich.
Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica di Belluno, hanno permesso di identificare la detentrice del dipinto, una donna che, ignara della sua origine illecita, si è dimostrata collaborativa.
La vicenda si è risolta attraverso un accordo extragiudiziale, volto a favorire la restituzione dell’opera e a tutelare gli interessi della collettività.
Un trasferimento delicato, che ha visto la *Madonna* rientrare in possesso delle autorità italiane presso l’ambasciata di Londra, prima di essere riportata a Belluno.
Il quadro possedeva un valore intrinseco ben oltre quello economico.
Era parte integrante della collezione donata nel 1872 dal medico bellunese Antonio Giampiccoli, un gesto filantropico che ha gettato le basi per la nascita del museo cittadino, inaugurato nel 1876 e divenuto da allora custode della storia e dell’identità bellunese.
L’opera, quindi, incarnava un legame profondo con la comunità, un simbolo tangibile della sua ricchezza culturale.
Il comandante provinciale dei Carabinieri, Enrico Pigozzo, ha evidenziato la complessità dell’operazione, sottolineando la necessità di un dialogo istituzionale sensibile e diplomatico tra le autorità giudiziarie italiana e inglese.
La vicenda ha richiesto un approccio meticoloso, un’attenzione costante e una determinazione incrollabile per superare gli ostacoli e raggiungere un esito positivo.
La sua risoluzione testimonia l’importanza di preservare il patrimonio culturale come patrimonio di tutti, un bene prezioso da custodire e tramandare alle future generazioni.
Il ritorno della *Madonna col Bambino* rappresenta non solo la restituzione di un’opera d’arte, ma anche la riconquista di un pezzo di storia, un atto di giustizia e un segnale di speranza per il futuro.