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lunedì 3 Novembre 2025

Ritorno a scuola 2025-26: Bussetti invita a crescere insieme.

L’alba di settembre irradia un’energia rinnovata, un invito a navigare le acque inesplorate dell’anno scolastico 2025-26.

Più che un semplice inizio, si tratta di un’immersione in un ecosistema di apprendimento, dove la crescita personale si intreccia con quella collettiva.

Il messaggio di Marco Bussetti, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, risuona come una bussola per orientarsi in questo percorso.
Rivolgendosi agli studenti, Bussetti sottolinea con forza il loro ruolo centrale: non meri ricettori di conoscenza, ma attivi artefici del proprio sviluppo.
Un invito a costruire relazioni autentiche con docenti e personale scolastico, riconoscendo in essi figure di guida e supporto.

L’amicizia, intesa come condivisione e rispetto reciproco, si configura come un pilastro fondamentale per affrontare le sfide dell’istruzione, valorizzando l’unicità di ciascun percorso individuale.

L’esortazione a partecipare attivamente, a cogliere le opportunità offerte, proietta gli studenti verso un’assunzione di responsabilità per la propria formazione, incoraggiandoli a diventare protagonisti della propria storia.
L’importanza cruciale del coinvolgimento delle famiglie emerge come elemento imprescindibile.
Bussetti, riconoscendo i genitori come primi e fondamentali educatori, evidenzia l’impossibilità di un progresso scolastico significativo senza un solido partenariato.

Questa alleanza educativa richiede un reciproco riconoscimento dei ruoli, un dialogo costruttivo e una fiducia incondizionata, permettendo ai genitori di sentirsi parte attiva nel percorso scolastico dei figli, accompagnandoli verso l’autonomia, lo sviluppo del pensiero critico e un senso di responsabilità.
La scuola, tuttavia, opera in un contesto complesso, spesso segnato da incertezze e disuguaglianze.

Bussetti invita a trasformare le difficoltà in opportunità di crescita, valorizzando la ricchezza delle diversità e promuovendo la solidarietà verso i più vulnerabili.

Il dialogo, inteso come ascolto attivo e comprensione reciproca, si erge a strumento essenziale per superare le barriere e costruire un ambiente scolastico inclusivo.

Rivolgendosi al corpo docente, Bussetti li esorta a incarnare i valori di una scuola accogliente e stimolante, dove ogni studente si senta riconosciuto e valorizzato.
Non semplici trasmettitori di conoscenza, ma guide esperte, capaci di illuminare il cammino anche nelle situazioni più complesse, offrendo supporto e incoraggiamento.

L’invito è a essere “fari” costantemente accesi, simboli di speranza e ispirazione per le nuove generazioni, aiutandole a navigare le acque agitate dell’adolescenza e a scoprire il proprio potenziale.
La scuola, in definitiva, deve essere un laboratorio di idee, un luogo dove coltivare la curiosità, stimolare la creatività e preparare i giovani ad affrontare le sfide del futuro con consapevolezza e resilienza.

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