venerdì 12 Settembre 2025
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Statale 51 chiusa: maltempo blocca Alemagna, rischio frane

La viabilità sulla statale 51 di Alemagna, arteria cruciale che permette il collegamento tra la pianura veneta e il cuore delle Dolomiti, è stata temporaneamente sospesa in due punti strategici a causa dell’intensa perturbazione meteorologica che sta flagellando la regione.

La decisione, improntata a criteri di massima prudenza, è stata assunta dall’Anas, l’ente gestore delle strade, per salvaguardare la sicurezza degli utenti.

La prima interruzione si è verificata in prossimità di Fadalto, nel comune di Vittorio Veneto.
Qui, il sistema di monitoraggio dei versanti, elemento chiave della prevenzione del rischio idrogeologico, ha rilevato un’intensità pluviometrica che ha superato i livelli di allarme predefiniti.
Questi sistemi, sempre più sofisticati, integrano sensori che misurano la quantità di pioggia caduta, l’umidità del suolo e la stabilità dei pendii, fornendo un quadro dettagliato delle condizioni del territorio.
L’attivazione dell’allarme segnala un aumento del rischio di fenomeni franosi o di smottamenti, giustificando la chiusura immediata.
La seconda interruzione, invece, è stata disposta dal presidio di controllo Anas in località Dogana Vecchia, un tratto particolarmente delicato tra San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo.

In questo caso, le precipitazioni, superiori alle soglie di allerta stabilite, hanno reso la strada potenzialmente pericolosa.
L’azione del presidio Anas dimostra come la sorveglianza diretta e la capacità di valutazione in tempo reale siano fondamentali per reagire a situazioni meteorologiche estreme.

Al momento, fortunatamente, non si registrano segnalazioni di frane o colate detritiche, un esito positivo attribuibile anche alla tempestività delle misure precauzionali adottate.
Tuttavia, l’evento testimonia la crescente vulnerabilità del territorio montano, esposto a fenomeni meteorologici sempre più intensi e frequenti, una diretta conseguenza dei cambiamenti climatici in atto.

Il maltempo ha interessato anche la provincia di Treviso, dove raffiche di vento particolarmente violente hanno causato danni strutturali a Pieve di Soligo, con lo scoperchiamento di alcuni tetti.
L’episodio sottolinea come la tempesta abbia investito un’area vasta, mettendo a dura prova la resilienza delle infrastrutture e delle abitazioni.

La complessità della situazione richiede un approccio integrato che coinvolga la prevenzione, la gestione dell’emergenza e la ricostruzione, con un focus particolare sull’adattamento agli impatti del cambiamento climatico e la modernizzazione delle infrastrutture per renderle più resistenti agli eventi estremi.

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