martedì 2 Settembre 2025
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Venezia

Truffa a un’anziana: arrestato a Brescia un diciassettenne.

Un episodio di spregiudicata manipolazione ha portato all’arresto di un diciassettenne originario di Napoli, colto in flagrante nell’esecuzione di una sofisticata truffa ai danni di un’anziana signora.
L’accusa, corroborata da elementi concreti, lo riguarda per aver impersonato un alto ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, sfruttando la vulnerabilità della vittima per sottrarle beni di valore.
L’inganno si è dipanato attraverso una chiamata telefonica in cui il minore, presentandosi come il Comandante Russo, figura inesistente all’interno dell’organizzazione dell’Arma di Brescia, ha tessuto una narrazione fittizia incentrata su un presunto incidente stradale e sul conseguente coinvolgimento del fratello dell’anziana.

Con abilità retorica, ha dipinto uno scenario di urgenza, sollecitando un intervento economico immediato per agevolare il rilascio del familiare dalla custodia giudiziale.

La telefonata si è concretizzata in una visita a domicilio.
Il diciassettenne, mantenendo la maschera dell’autorità, ha approfittato del momento di distrazione per asportare un sacchetto di plastica contenente monili e denaro.

La sua fuga, tuttavia, è stata interrotta dall’intervento di una testimone, una vicina di casa della vittima, la quale, udendo le grida di aiuto dell’anziana, ha prontamente allertato le forze dell’ordine.

La tempestività dell’intervento della testimone si è rivelata cruciale.
Nonostante il tentativo di inseguimento, la vicina non è riuscita a fermare il taxi che attendeva il truffatore.
Fortunatamente, è riuscita a immortalare la targa del veicolo, fornendo alle forze dell’ordine un indizio determinante per l’identificazione e la localizzazione del fuggitivo.

L’attività di indagine, rapida ed efficace, ha permesso ai Carabinieri di individuare il taxi e di arrestare il minore, il quale è stato trovato ancora in possesso della refurtiva.

L’episodio solleva interrogativi profondi sulle dinamiche di manipolazione psicologica e sull’abilità di alcuni individui a sfruttare la fiducia e la paura altrui per fini illeciti.

In considerazione della minore età del responsabile, il Tribunale per i Minorenni di Venezia ha disposto la sua detenzione presso il carcere minorile di Treviso, in attesa della convalida dell’arresto e dell’avvio delle procedure giudiziarie.
L’evento sottolinea l’importanza di una maggiore sensibilizzazione nei confronti delle fasce più vulnerabili della popolazione, affinché siano in grado di riconoscere e contrastare tentativi di frode simili, e rafforza l’urgenza di campagne di informazione mirate a prevenire l’emersione di truffe sempre più complesse e sofisticate.

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