Un drammatico episodio ha scosso la quiete alpina stamane sulle pendici del massiccio del Cristallo, in provincia di Belluno.
Una turista americana, sessantenne e residente nel Colorado, ha subito una caduta rovinosa lungo il percorso della Ferrata Ra Gusela, un itinerario escursionistico che collega il Rifugio Nuvolau al Passo Giau.
L’accaduto, fortunatamente evitato dal peggio, ha visto la donna precipitare per un tratto di circa quaranta metri, affrontando un percorso impervio di roccia e detriti instabili.
La sua discesa, inizialmente apparentemente incontrollata, si è arrestata grazie al miracoloso incontro con un’imponente blocco roccioso, che l’ha accolta su una piattaforma franosa, precludendo un salto fatale nel vuoto, da un’altezza superiore a cento metri.
L’allarme è stato lanciato dai gestori del Rifugio Nuvolau, persone esperte dell’ambiente montano e pronte ad intervenire in situazioni di emergenza.
Senza esitazione, si sono calati lungo il sentiero per prestare i primi soccorsi, stabilizzando la donna e offrendole assistenza psicologica in attesa dell’arrivo dei professionisti.
Il Suem (Sistema di Emergenza Medico Alpina) di Pieve di Cadore è stato immediatamente attivato, dispiegando una complessa operazione di soccorso aerea.
Un tecnico di elisoccorso, equipaggiato con verricello, è stato calato con precisione nel punto dell’incidente, seguito a breve distanza da un’équipe medica composta da medico e infermiere.
La valutazione clinica ha evidenziato il sospetto di un trauma baculare, sebbene la gravità delle lesioni non fosse immediatamente definibile a causa delle circostanze traumatiche e dello stress emotivo.
La donna è stata delicatamente issata a bordo dell’eliambulanza e trasportata con urgenza all’Ospedale di Treviso, un centro specializzato nella gestione di traumi complessi.
Le sue condizioni verranno attentamente monitorate e sottoposte a ulteriori accertamenti diagnostici per definire la piena estensione dei danni fisici subiti.
L’episodio solleva importanti riflessioni sulla sicurezza in montagna, sulla necessità di una preparazione adeguata prima di affrontare percorsi escursionistici impegnativi, e sull’importanza cruciale dell’intervento rapido e professionale dei soccorritori alpini, capaci di operare in condizioni ambientali estreme e di garantire la sopravvivenza di chi si trova in pericolo.
La fortuna ha giocato un ruolo determinante, ma la professionalità e la tempestività dei soccorsi sono state fondamentali per evitare conseguenze ancora più gravi.