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sabato 25 Ottobre 2025

Vandalismo a Vicenza: Attacco allo Spisal, Zaia condanna.

Un atto di vandalismo e intimidazione ha colpito lo Spisal di Vicenza, un centro dedicato all’erogazione di servizi sanitari, tra cui le vaccinazioni.
Vetrate imbrattate con scritte denigratorie e minacce dirette al personale medico rappresentano un episodio gravissimo che intercetta un clima di crescente tensione sociale, alimentato da disinformazione e polarizzazione ideologica.

La reazione del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è stata immediata e categorica, condannando con fermezza l’episodio come una manifestazione di “inciviltà” e una “firma” di chi, celandosi dietro presunte libertà di espressione, ricorre alla violenza verbale e alla minaccia.

Zaia ha sottolineato come il diritto di esprimere opinioni, anche divergenti, si ponga al di là di una linea invalicabile: quella del rispetto per l’integrità fisica e psichica altrui.
Ricordare che in Veneto non è mai stato introdotto l’obbligo vaccinale serve a contestualizzare l’atto, evidenziandone l’irrazionalità e la pretestuosità.
Questo episodio non è un caso isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio di attacchi e intimidazioni rivolte a professionisti sanitari, figure essenziali per la tutela della salute pubblica.
La loro dedizione e il loro sacrificio, particolarmente evidenti durante la pandemia, meritano ammirazione e supporto, non insulti e minacce.

Il vandalismo contro lo Spisal rappresenta un attacco diretto alla fiducia nella scienza e nelle istituzioni sanitarie, minando la capacità del sistema sanitario di rispondere efficacemente alle esigenze della comunità.
Il Presidente Zaia ha espresso la sua piena solidarietà alla Direttrice Generale Patrizia Simionato, al personale medico minacciato e a tutto il personale sanitario che, quotidianamente, si impegna a fornire servizi essenziali.

L’atto di vandalismo suscita non solo sdegno, ma anche profonda preoccupazione per l’escalation di violenza verbale che sta caratterizzando il dibattito pubblico, e richiede un’azione collettiva per promuovere il rispetto, la comprensione reciproca e la riaffermazione dei valori civili.

È necessario promuovere l’educazione alla salute, contrastare la disinformazione e rafforzare la protezione dei professionisti sanitari, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella società.

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