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venerdì 14 Novembre 2025

Vigonovo ricorda il primo trapianto di cuore: 40 anni di speranza e memoria.

A Vigonovo, piccolo centro nella provincia di Venezia, il tempo si è fermato per un istante, riscoprendo l’eco di un evento che ha profondamente segnato la storia della medicina italiana.

Il comune, attraverso i suoi canali digitali, ha voluto commemorare il quarantesimo anniversario di un momento epocale: la notte del 13-14 novembre 1985, quando l’Italia compiva un balzo in avanti nella cardiochirurgia, eseguendo il suo primo trapianto di cuore.

La storia è intrisa di dolore e speranza.
Ilario Lazzari, un falegname di 39 anni, residente proprio a Vigonovo e gravato da una miocardiopatia dilatativa, si trovava sull’orlo della morte.
La sua vita fu salvata grazie alla generosità e al coraggio di una famiglia sconvolta dal lutto.

Il cuore di Francesco Busnello, un giovane trevigiano di soli diciotto anni strappato prematuramente a una vita piena a seguito di un tragico incidente stradale l’8 novembre, venne donato, trasformandosi in un faro di luce per Ilario.
L’intervento, condotto con maestria dall’équipe guidata dal luminare Vincenzo Gallucci presso l’Azienda ospedaliera di Padova, rappresentò una svolta non solo per Ilario Lazzari, ma per l’intero panorama medico italiano.

Il gesto altruistico della famiglia Busnello, un atto di amore universale che superava il dolore e la perdita, ha aperto un nuovo capitolo nella lotta contro le malattie cardiache, offrendo una seconda possibilità a chi, come Ilario, si trovava di fronte a un destino ineluttabile.
La storia di Ilario, purtroppo, è anche una storia di fragilità umana.
Dopo sei anni e mezzo di vita “in prestito”, concessa da quel cuore giovane e generoso, egli si spense a 46 anni, vittima di una complicanza legata a un’infezione da HIV contratta in seguito a una trasfusione post-trapianto, un rischio allora meno compreso e gestito come oggi.
Questa tragica conclusione sottolinea l’importanza, allora come oggi, della continua ricerca scientifica e del progresso medico.
Il ricordo di Francesco Busnello e del suo gesto eroico è stato perpetuato anche attraverso l’impegno del padre, Giovanni Busnello, figura di spicco nella dirigenza della Cisl e attivo nel volontariato sociosanitario, scomparso un anno fa.
La comunità di Vigonovo lo ha onorato per il suo instancabile contributo.

Nel 2021, in occasione dell’anniversario della sezione locale di Aido, una giornata speciale ha riunito i coniugi Busnello, portando a galla ricordi e testimonianze che hanno commosso l’intera cittadinanza.

L’amministrazione comunale ha utilizzato questa occasione per non solo celebrare il passato, ma anche per sollecitare una riflessione profonda sull’importanza della donazione degli organi, un atto di generosità che continua a salvare vite e a offrire speranza a chi ne ha bisogno.

La vicenda è stata magistralmente ricostruita e documentata nel libro “Il primo trapianto di cuore in Italia” del giornalista e storico vigonovese Vittorino Compagno, un’opera che testimonia l’importanza della memoria e della narrazione storica per comprendere il presente e guardare al futuro.

La storia di Vigonovo è un monito a non dimenticare il valore della vita e l’imprescindibile atto di altruismo che la donazione degli organi rappresenta per l’umanità.

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