giovedì 7 Agosto 2025
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Venezia

Eleonora Duse: Teatro, Fede e Resistenza.

Il palcoscenico come rifugio, la recitazione come atto di fede, l’arte come resistenza.

La figura di Eleonora Duse, icona indiscussa del teatro italiano, emerge con una potenza rinnovata nel film di Pietro Marcello e Valeria Bruni Tedeschi, un’opera che si propone di sondare l’animo di una donna straordinaria in un’epoca di sconvolgimenti profondi.

“Duse,” in concorso alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia e nelle sale a partire dal 18 settembre, non è una biografia convenzionale, ma un’immersione emotiva nel cuore di una crisi esistenziale e politica.

Il film si apre in un momento di apparente conclusione: Eleonora Duse, al culmine di una carriera leggendaria, si trova di fronte al precipizio della rassegnazione.
Tuttavia, l’inquietudine di un’epoca segnata dalla Grande Guerra e dall’ascesa del fascismo risveglia in lei un’irrefrenabile necessità di tornare alle origini, al luogo della sua vera essenza: il teatro.

Questa scelta non è dettata solo dalla passione per la recitazione, ma da un imperativo interiore: riaffermare la propria identità in un mondo che si disgrega, un mondo che minaccia di annientare i valori conquistati con anni di impegno e indipendenza.
Le avversità economiche inaspettate la pongono di fronte a una scelta cruciale, spingendola a riscoprire il teatro non come spettacolo, ma come spazio di verità, come baluardo contro l’oppressione.
Ogni gesto, ogni parola diventano atti di rivoluzione silenziosa, una sfida all’ineluttabilità del tempo e al cinismo diffuso.
Ma questa battaglia ha un costo elevato: gli affetti vacillano, la salute declina, il corpo si indebolisce.
Tuttavia, Eleonora Duse, con la dignità di un’eroina tragica, rifiuta di cedere, dimostrando che si può sacrificare la vita, ma non la propria natura profonda.
Il film, scritto da Letizia Russo, Guido Silei e Pietro Marcello, si distingue per la sua narrazione frammentata e lirica, che evoca l’atmosfera onirica del teatro e la complessità psicologica della protagonista.
Valeria Bruni Tedeschi offre un’interpretazione intensa e sfaccettata, cogliendo l’essenza di una donna forte e vulnerabile.

Il cast corale, arricchito da interpreti di grande talento come Fanni Wrochna e Noémie Merlant, contribuisce a creare un affresco vivido e suggestivo dell’epoca.
La fotografia di Marco Graziaplena, il montaggio di Fabrizio Federico e Cristiano Travaglioli, le musiche originali di Marco Messina, Sacha Ricci e Fabrizio Elvetico, e la scenografia di Gaspare De Pascali, concorrono a creare un’esperienza cinematografica coinvolgente e memorabile.

“Duse” è una produzione Palomar (a Mediawan company), Avventurosa con Rai Cinema e Piperfilm, una co-produzione Italia-Francia realizzata con il contributo di enti pubblici e privati, inclusi il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del MIC e la Regione Veneto.

Un’opera che, oltre ad essere un omaggio alla figura di Eleonora Duse, si configura come un monito sulla forza dell’arte come strumento di resistenza e affermazione dell’identità in un’epoca di profonde trasformazioni.

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