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Ninfa: Un Giardino, una Famiglia, un Custode.

Ninfa: un’eredità di bellezza, memorie di un custodeLauro Marchetti, figura emblematica nel panorama della conservazione del patrimonio naturale e artistico italiano, incarna l’anima del Giardino di Ninfa.
Per quasi mezzo secolo, ha tessuto un legame indissolubile con questo luogo magico, un’oasi di serenità e bellezza nel cuore del Lazio, elevandosi da semplice direttore a vero e proprio custode di una storia affascinante e commovente.
Il suo libro, “Memorie di Ninfa” (Allemandi Editore), prefato da Fulco Pratesi, e premiato con il Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundation, è la testimonianza tangibile di un’esperienza unica, un viaggio intimo attraverso la vita e l’opera della famiglia Caetani.

Marchetti non si considera un creatore, ma piuttosto uno “scriba”, un testimone privilegiato che ha raccolto e preservato l’eredità di una famiglia illuminata.

I Caetani, con la loro visione umanistica e il loro profondo rispetto per la natura, hanno trasformato Ninfa da un rudere medievale in un giardino di rara bellezza, un luogo dove arte, musica, letteratura e paesaggio si fondono in un’armonia perfetta.
La principessa Lelia Caetani, figura chiave di questa metamorfosi, ha plasmato il giardino come un’opera d’arte a cielo aperto, guidata da un’estetica raffinata e un’innata sensibilità artistica.

Marchetti, fin da bambino, ha avuto il privilegio di assistere a questo processo creativo, immerso in un ambiente ricco di stimoli e suggestioni.

Il giardino, secondo Marchetti, non era semplicemente un insieme di piante e fiori, ma un microcosmo che rifletteva i valori e le aspirazioni dei suoi creatori.

Lelia Caetani, pur non definendosi una giardiniera, si esprimeva attraverso il verde, scegliendo le piante in base ai colori e alle forme, ispirata dalla pittura e dalla musica.
La sua visione era influenzata dal maestro Balthus, e il padre, Goffredo, nutriva un legame profondo con la musica di Franz Liszt, un mentore spirituale che guidò Marchetti nella comprensione dei legami intimi tra suono e natura.

L’infanzia di Marchetti, trascorsa a stretto contatto con la natura e con la famiglia Caetani, lo ha formato e arricchito.
Per questo, i Caetani scelsero di affidargli la sua istruzione, permettendogli di viaggiare attraverso l’Europa per studiare i giardini più belli e apprendere le tecniche di progettazione e conservazione del paesaggio.
Questi vent’anni di apprendimento sono stati fondamentali per la sua evoluzione professionale e personale.

“Memorie di Ninfa” è più di un semplice racconto; è un atto di memoria, un tributo a una famiglia che ha lasciato un’impronta indelebile nel territorio italiano e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscere il Giardino.
Marchetti sottolinea l’importanza di preservare questa eredità, poiché gli ultimi membri della famiglia Caetani non hanno lasciato eredi diretti.
Il libro è il risultato di anni di ricerca e raccolta di testimonianze, interviste a ex dipendenti e domestici che hanno lavorato a stretto contatto con i Caetani, un’operazione preziosa per ricostruire la storia e l’atmosfera di un luogo straordinario.

È la storia di come un giardino è diventato un simbolo di bellezza, armonia e impegno civile, un luogo di nascita di iniziative come Italia Nostra, e un esempio luminoso di come la passione e la dedizione possano trasformare un rudere in un paradiso.

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