Il primo semestre del 2024 segna un’accelerazione significativa nel contributo di Adriatic LNG al panorama energetico italiano, con un incremento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo risultato consolida la posizione del rigassificatore, il più grande d’Italia e strategicamente situato nell’Alto Adriatico, come elemento cruciale per la sicurezza energetica del Paese.
I volumi di gas naturale immessi in rete durante i primi sei mesi dell’anno raggiungono i 4,5 miliardi di metri cubi, corrispondenti a circa il 14% della domanda nazionale.
Questo dato colloca Adriatic LNG come terza fonte di importazione, dopo i gasdotti provenienti da Algeria e Azerbaigian, evidenziando la crescente importanza del GNL (Gas Naturale Liquefatto) nel mix energetico italiano.
L’impatto di Adriatic LNG si riflette anche nelle importazioni complessive di GNL, che hanno visto un aumento del 35% rispetto al primo semestre del 2024, raggiungendo i 10,3 miliardi di metri cubi.
Il rigassificatore è responsabile del 44% di questo volume, con l’accoglienza di 39 navi metaniere provenienti principalmente dal Qatar e dagli Stati Uniti.
Questa diversificazione geografica delle fonti di approvvigionamento è un fattore chiave per mitigare i rischi associati alla volatilità dei mercati energetici globali.
Dall’entrata in operatività nel 2009, Adriatic LNG ha svolto un ruolo determinante, accogliendo oltre 1.170 navi metaniere provenienti da più di dieci nazioni e immettendo in rete un volume cumulativo superiore a 105 miliardi di metri cubi di gas.
Questa solida esperienza operativa e la capacità di gestire un flusso costante di navi metaniere testimoniano l’affidabilità e l’efficienza del terminale.
Il mese di maggio ha rappresentato un picco storico per Adriatic LNG, con un record di 825 milioni di metri cubi di gas rigassificati e riconsegnati in rete.
Questa quantità impressionante equivale al consumo annuo di gas di due province italiane come Padova o Treviso, sottolineando la capacità del rigassificatore di rispondere a picchi di domanda e di supportare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile.
Alexandra Thomas, CEO di Adriatic LNG, sottolinea come il terminale si configuri come un pilastro fondamentale per la flessibilità e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici non solo in Italia, ma anche a livello europeo.
In un contesto internazionale sempre più complesso, caratterizzato da tensioni geopolitiche e dalla crescente necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili tradizionali, Adriatic LNG si conferma un asset strategico per garantire la stabilità e la sicurezza energetica del continente.
La capacità di adattamento, l’affidabilità e la posizione geografica privilegiata continuano a consolidare il ruolo di Adriatic LNG come elemento chiave nella strategia energetica italiana e europea.