Pistoletto guida la giuria del Vinitaly Design Award: arte e vino a confronto.

Michelangelo Pistoletto, figura di riferimento imprescindibile nell’arte contemporanea, assume il ruolo di presidente onorario della giuria per la trenta edizione del Vinitaly Design Award, prestigioso riconoscimento dedicato all’eccellenza nel packaging per il settore vitivinicolo, spirits, birra e olio.
Questa nomina segna un punto di svolta, un’iniezione di visione artistica in un concorso che si pone all’intersezione tra design, marketing e cultura materiale.

L’opera di Pistoletto, costellata di sperimentazioni rivoluzionarie e profondi interrogativi, ha radicalmente trasformato il concetto stesso di arte, intrecciando creatività, impegno sociale e attenzione alla sostenibilità ambientale.

Dai celebri *Quadri specchianti*, che dialogano con lo spettatore e riflettono la realtà circostante, ai progetti di rigenerazione sociale incarnati da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, l’artista ha costantemente esplorato il ruolo dell’arte come catalizzatore di consapevolezza collettiva e motore di cambiamento.

La sua poetica, intrinsecamente legata all’idea di relazione e di scambio, si presta a illuminare il significato profondo del packaging, ben oltre la sua mera funzione contenitiva.
Il legame di Pistoletto con il mondo del vino non è casuale.
Nel 2010, la scultura “Vendemmia d’Artista” commissionata per Ornellaia, e successivamente venduta all’asta da Sotheby’s per una cifra significativa (80.000 sterline), testimonia un’apprezzamento profondo per il vino come espressione secolare della civiltà umana.

Pistoletto riconosce il vino come un’arte primordiale, frutto di un lavoro certosino e profondamente radicato nel territorio, un’arte che, alla luce di una visione di rigenerazione culturale, necessita oggi di una rinnovata interpretazione e di un approccio innovativo.
La presenza di Pistoletto al Vinitaly Design Award promette di infondere nel concorso una prospettiva inedita, capace di elevare il valore culturale del packaging a un livello superiore.

Non più solamente contenitore o elemento di comunicazione commerciale, il packaging diviene, sotto lo sguardo del maestro, uno strumento di riflessione estetica e un atto di responsabilità, uno specchio che riflette i valori e le sfide del nostro tempo, un’espressione tangibile dell’impegno della filiera creativa verso la sostenibilità e l’innovazione.
Come sottolinea Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, la visione di Pistoletto amplifica il significato intrinseco del packaging, trasformandolo in un vero e proprio documento culturale.
Il Concorso è ora aperto a tutti i creativi e le aziende che desiderano cimentarsi nella ricerca di soluzioni innovative e sostenibili per il packaging del vino e dei prodotti correlati.
Le iscrizioni saranno attive fino all’11 marzo 2026, invitando a partecipare con proposte che sappiano interpretare lo spirito della rigenerazione artistica e culturale proposto da Michelangelo Pistoletto.

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