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domenica 26 Ottobre 2025

Smartpaper: Sciopero e Timori per il Futuro dei Lavoratori

La vertenza Smartpaper ha visto l’annuncio di otto ore di sciopero da parte delle organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic, unitamente alle rappresentanze sindacali di base, un segnale di forte disagio e preoccupazione per il futuro dei lavoratori.
La protesta, suddivisa in quattro ore per turno di lavoro nei giorni 13 e 14 ottobre, rappresenta la prima fase di una mobilitazione che rischia di intensificarsi qualora le parti coinvolte non forniscano risposte concrete.
Al centro della disputa vi è la gestione della transizione conseguente al cambio di appalto Enel Energia.
L’RTI DataContact-Accenture, incaricata del processo, non ha fornito, con notevole ritardo, un quadro chiaro e definitivo sulle sedi di lavoro destinate al personale Smartpaper.

Questo silenzio, percepito dai sindacati come un segno di irresponsabilità e una mancanza di rispetto verso i lavoratori, ha reso inevitabile l’attivazione di misure di protesta.
La preoccupazione principale verte sulla potenziale delocalizzazione delle attività, con l’emergere di ipotesi che vedrebbero il trasferimento delle sedi operative da Potenza e Castelfranco Veneto verso altre località come Matera, Bari o Padova.
I sindacati denunciano apertamente il rischio di una “delocalizzazione mascherata”, una strategia subdola che andrebbe a disperdere un patrimonio di conoscenze e competenze sviluppate nel corso di anni di lavoro nei siti produttivi.
Questa operazione non solo comprometterebbe la stabilità occupazionale, ma inciderebbe negativamente sulla qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie, generando incertezza e disagio economico.
La mobilitazione sindacale non si limita alla mera difesa del posto di lavoro.
Essa rappresenta la rivendicazione di un diritto: quello di partecipare attivamente al processo decisionale che incide direttamente sul proprio futuro e sul futuro delle proprie comunità.

I sindacati rivolgono un appello diretto ad Enel, sollecitando l’assunzione di responsabilità e l’intervento per garantire il rispetto degli impegni precedentemente assunti.
Parallelamente, si chiede un attivo coinvolgimento da parte delle Regioni Basilicata e Veneto, affinché si attivino tempestivamente nei confronti della stazione appaltante e delle aziende coinvolte, promuovendo una soluzione che tuteli il lavoro, la dignità e il futuro di centinaia di famiglie.

La vertenza Smartpaper si configura, quindi, come un caso emblematico della necessità di un approccio più responsabile e trasparente nella gestione delle transizioni aziendali, un monito a non sacrificare il benessere dei lavoratori sull’altare di logiche puramente economiche.

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