17 ottobre 2024 – 16:15
Durante la stagione apistica appena conclusa in Valle d’Aosta, si stima che le perdite di produzione di miele siano state comprese tra il 30% e il 50%, a seconda della posizione degli apiari. Questo dato preoccupante è stato comunicato da Denise Borbey, presidente del Consorzio apistico della regione, durante la presentazione della 21ª edizione della Sagra del miele, prevista dal 25 al 27 ottobre a Chatillon. Tali perdite stanno influenzando pesantemente i bilanci delle circa 170 aziende valdostane attive nel settore dell’apicoltura.Borbey ha evidenziato che la stagione è stata caratterizzata da particolari condizioni climatiche avverse: un avvio difficile a causa delle frequenti piogge primaverili e delle temperature più basse del normale protrattesi fino a giugno. Questo ha comportato l’annullamento della produzione di millefiori primaverili e di miele monoflora di tarassaco, varietà che quest’anno non saranno disponibili sul mercato locale.Nonostante le difficoltà iniziali, le stesse precipitazioni hanno favorito la produzione dei mieli estivi, con risultati eccellenti sia in quantità che soprattutto in qualità per quanto riguarda i millefiori di montagna e i mieli monoflora di rododendro.La produzione di miele di castagno e tiglio è stata discreta, con variazioni significative in base alla posizione geografica. Nel Canavese, dove molti apicoltori valdostani si recano per produrre acacia, la produzione è stata molto limitata.