sabato 26 Luglio 2025
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Pensioni: l’età sale a 64,8 anni, divario uomo-donna in crescita.

L’evoluzione del panorama pensionistico italiano rivela un quadro di progressivo innalzamento dell’età media effettiva di pensionamento, fenomeno accentuato dalle recenti modifiche legislative che hanno limitato le opzioni di uscita anticipata.

I dati più recenti, provenienti dal Rapporto annuale dell’INPS, indicano un aumento di 0,6 anni tra il 2023 e il 2024, portando l’età media a 64,8 anni.
Questa variazione, apparentemente modesta, si inserisce in una tendenza decennale ben più significativa: negli ultimi trent’anni, l’età media di pensionamento è avanzata di ben sette anni, a testimonianza dell’impatto cumulativo di una serie di riforme strutturali.
Questo incremento non è uniforme tra i diversi segmenti della popolazione.
Un’analisi di genere evidenzia una disparità marcata: le donne raggiungono l’età pensionabile in media un anno e cinque mesi dopo gli uomini.

Tale divario riflette la persistenza di differenze nelle traiettorie lavorative, caratterizzate per le donne da interruzioni più frequenti dovute a responsabilità familiari, una maggiore incidenza di lavori part-time e, spesso, minori opportunità di avanzamento di carriera.
La combinazione di questi fattori incide negativamente sull’accumulo di contributi e sulla possibilità di accedere a forme di pensione anticipata, determinando, conseguentemente, una minore prestazione pensionistica.
L’analisi dei redditi pensionistici sottolinea ulteriormente le differenze tra i generi.

Il reddito medio di un uomo pensionato si attesta a 2.

142,60 euro, significativamente superiore – con un divario del 34% – rispetto alla media di 1.
594,82 euro percepita dalle donne.

Questa differenza non è semplicemente un riflesso delle disparità salariali pre-pensionamento, ma anche delle diverse tipologie contrattuali, delle carriere interrotte e delle penalizzazioni dovute all’accesso a forme pensionistiche con requisiti contributivi differenti.
Il dato complessivo, derivante dall’analisi di tutte le prestazioni pensionistiche erogate, offre un quadro articolato e complesso.
La tendenza all’innalzamento dell’età pensionabile, unitamente alle disparità di genere, solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità del sistema pensionistico e sulla necessità di politiche mirate a promuovere l’equità e a garantire un adeguato livello di protezione sociale per tutte le categorie di lavoratori.

Si rende pertanto urgente una riflessione approfondita sulle possibili misure correttive, volte a mitigare le disuguaglianze e a favorire una transizione verso un sistema pensionistico più equo e resiliente.

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