Il 26 maggio si apre a Ostia, al Teatro del Lido, un’iniziativa di ampio respiro intellettuale e culturale: “Un Poeta che non Muore”, il primo convegno nazionale dedicato al cinquantenario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini. L’evento, concepito da Maura Locantore e Angelo Fàvaro, ambisce a rileggere e ridimensionare l’eredità di un intellettuale scomodo e profetico, figura cardine del Novecento italiano, il cui pensiero continua a interrogare le dinamiche sociali, politiche ed estetiche del presente.Lungi dall’essere una semplice commemorazione, il convegno si configura come un’occasione per dissezionare l’opera pasoliniana in tutta la sua complessità, esplorando le molteplici sfaccettature del suo pensiero che spaziano dalla critica letteraria all’impegno civile, dall’analisi sociologica alla sperimentazione linguistica e formale. L’importanza del Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia, motore propulsivo dell’iniziativa, si arricchisce della collaborazione di un solido network istituzionale, composto dall’assessorato alla Cultura di Roma Capitale, dal Municipio X di Ostia e dal ministero della Cultura, a testimonianza della rilevanza nazionale dell’evento.La scelta di Ostia come luogo di apertura del convegno non è casuale: il sito del delitto, un macigno emotivo nella memoria collettiva, irrompe nel dibattito intellettuale, imprimendo al convegno una potenza evocativa e un significato simbolico profondo. Questo gesto si collega al culmine dell’iniziativa, previsto a Casarsa, città natale della madre e dimora eterna del poeta, in un percorso che, dal luogo della tragica fine al luogo delle origini, disegna un ideale continuum tra vita e morte, tra l’essere e il divenire.Il programma scientifico, strutturato in due sessioni tematiche, vedrà alternarsi interventi di studiosi di spicco come Guccini, Donzelli, Pierangeli, Tomassini, Nisini, Panetta, Chiesi e Gurreri, figure di riferimento nel panorama critico contemporaneo. L’apice dell’evento sarà rappresentato da una tavola rotonda moderata da Rino Caputo, che vedrà la partecipazione di personalità di spicco del panorama culturale italiano, da Lucia Annunziata a Giulio Ferroni, da Gianni Cuperlo a Ninetto Davoli, in un confronto intergenerazionale volto a coinvolgere attivamente gli studenti, custodi del futuro del pensiero pasoliniano.Un elemento distintivo del convegno è l’attenzione rivolta alle nuove generazioni. La presenza massiccia delle scuole di Ostia testimonia la volontà degli organizzatori di superare la superficialità con cui il pensiero pasoliniano è spesso affrontato nei percorsi scolastici, offrendo agli studenti l’opportunità di confrontarsi direttamente con la sua attualità, con la sua capacità di stimolare il dibattito e di provocare una riflessione critica sulla realtà circostante. Si tratta di un’eredità intellettuale che necessita di essere riscoperta e rielaborata, per comprendere appieno la sua rilevanza nel contesto sociale e culturale contemporaneo, ed evitare che la voce profetica di Pasolini si disperda nel rumore del tempo.
Pasolini a Ostia: un convegno per riscoprire un intellettuale scomodo.
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