venerdì 8 Agosto 2025
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Ancona

Fermo, controlli NAS e NIL: irregolarità e sanzioni per 55.000 euro

Nei giorni recenti, un’intensa attività di controllo capillare esercitata congiuntamente dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) nel Fermano ha messo in luce una serie di criticità strutturali in diversi settori economici, sollevando interrogativi significativi sulla sicurezza sul lavoro, la conformità normativa e la tutela ambientale.
Le indagini, mirate a garantire il rispetto delle leggi e la salvaguardia della salute pubblica, hanno rivelato un quadro preoccupante, con irregolarità rilevate in aziende tessili, esercizi commerciali di prodotti per la salute e gestione dei rifiuti.

L’attenzione del NIL si è focalizzata principalmente sull’industria della filatura, un settore di cruciale importanza per l’economia locale.
A Montegiorgio, un’ispezione ha portato alla denuncia di una donna cinese, titolare di un tomaificio, per una serie di gravi violazioni in materia di sicurezza.
L’attività lavorativa veniva svolta in ambienti interrati privi delle necessarie autorizzazioni, esponendo i dipendenti a rischi di elettrocuzione e, cosa ancora più grave, mancava completamente la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), strumento fondamentale per l’identificazione e la mitigazione dei pericoli sul luogo di lavoro.

La gravità delle irregolarità ha determinato l’emissione di un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, un segnale forte per l’intera filiera produttiva.
L’indagine si è estesa a Porto Sant’Elpidio, dove ulteriori tre tomaifici sono risultati non conformi alle normative vigenti.

Le irregolarità riscontrate hanno spaziato da semplici difformità nei luoghi di lavoro, fino a mancanze più gravi come l’omissione di misure preventive antincendio, la mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori e la sottovalutazione dei rischi derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche.
L’ammontare complessivo delle sanzioni amministrative e pecuniarie, che si avvicina ai 55.000 euro, testimonia la serietà delle violazioni accertate e l’urgenza di un profondo ripensamento delle pratiche di sicurezza.

L’omissione nell’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), una negligenza potenzialmente fatale, è stata un’ulteriore criticità rilevata.
Parallelamente, i NAS di Ancona hanno focalizzato i controlli sulla commercializzazione di integratori alimentari, un settore in rapida espansione e spesso caratterizzato da un’elevata vulnerabilità al rischio di irregolarità.
A Porto Sant’Elpidio, un esercizio parafarmaceutico è risultato non conforme alle disposizioni normative vigenti, comportando la denuncia della titolare e l’applicazione di sanzioni amministrative di circa 4.000 euro.

La tutela ambientale, elemento imprescindibile per la sostenibilità dello sviluppo economico, è stata un ulteriore focus delle attività di controllo.
A Ponzano di Fermo, è stata scoperta una discarica abusiva di rifiuti, in particolare scarti edilizi non pericolosi, per un volume considerevole di 200 metri cubi.

Il titolare di un’impresa edile è stato denunciato e sollecitato a provvedere immediatamente alla bonifica dell’area, sottolineando l’importanza di un approccio responsabile nella gestione dei rifiuti e il rispetto delle normative ambientali.
Questi controlli, unitamente ad altri ancora in corso, evidenziano la necessità di un rafforzamento costante della vigilanza e di un’azione sinergica tra le diverse istituzioni per garantire la conformità normativa, la sicurezza dei lavoratori e la salvaguardia dell’ambiente, elementi fondamentali per uno sviluppo economico equo e sostenibile nel Fermano.

L’obiettivo è promuovere una cultura della legalità e della responsabilità, in cui il rispetto delle regole sia considerato un valore imprescindibile per il benessere collettivo.

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