27 dicembre 2023 – 19:12
Un bambino di 4 anni è uscito dal reparto di terapia intensiva dopo essere caduto dal sesto piano insieme a suo padre, che purtroppo è deceduto, proprio alla vigilia di Natale a Palermo. Dopo un periodo di osservazione, i medici hanno deciso di trasferirlo in un reparto ordinario. Nonostante la caduta da 20 metri, le sue condizioni non sono gravi: ha una frattura al braccio e alcuni parametri che devono essere monitorati a seguito dell’impatto sul petto e sull’addome con il tetto di un ristorante in via Ausonia.Il bambino ha assorbito l’impatto, mentre il padre di 38 anni, un professore universitario, ha trapassato il tetto continuando la sua caduta ed è purtroppo deceduto in ospedale.La dottoressa responsabile del pronto soccorso pediatrico presso l’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo, che ha accolto per prima il piccolo, ha raccontato che il bambino piangeva e chiamava suo padre mentre quest’ultimo giaceva agonizzante accanto a lui sull’ambulanza. “Mi chiedo”, dice la dottoressa, “se questo piccolo, che due anni fa ha perso sua madre a causa del Covid, porterà con sé qualche segno indelebile di tutto ciò. Come medico, mentre curavo insieme al resto del team del pronto soccorso le lesioni sul suo piccolo corpo, mi sono resa conto che non riuscivamo a curare qualcosa di più profondo che quegli occhi azzurri spalancati, pieni di terrore, mi mostravano. Occhi che cercavano tra i camici bianchi un volto amico, familiare, rassicurante e protettivo: un dolore così profondo che non può essere guarito. E di fronte a tutto ciò, mi sono sentita impotente, distrutta da una tale sofferenza”.”Noi del pronto soccorso siamo soddisfatti degli interventi medici per salvaguardare la vita di questo bambino, ma non possiamo alleviare il dolore della sua esistenza. Questo dovrebbe farci riflettere sui veri valori, sulla bellezza della famiglia, sulla ricchezza dell’amore e sulla fortuna di godere di buona salute. Sono cose che spesso diamo per scontate, ma la vita ci insegna che non sempre lo sono”.