venerdì 22 Agosto 2025
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Dermatite Nodulare Bovina: Stabilizzazione in Sardegna, Vaccinazioni in Aumento

Aggiornamenti e Prospettive sulla Gestione della Dermatite Nodulare Bovina in Sardegna: Un’Analisi ApprofonditaLa situazione relativa alla Dermatite Nodulare Bovina (DNB) in Sardegna mostra segni di stabilizzazione e progressivo contenimento, con un rallentamento significativo nella comparsa di nuovi focolai nella seconda metà di agosto.

Questo dato, in netta contrapposizione rispetto ai 36 focolai registrati a luglio, riflette l’impatto positivo della campagna vaccinale in corso.

Nonostante questo miglioramento, la vigilanza rimane alta e le aree di protezione e sorveglianza rimangono invariate, limitando la malattia a zone già precedentemente interessate.
Ad oggi, il numero complessivo di focolai confermati sull’isola si attesta a 42, con 11 di questi già estinti.
La campagna vaccinale ha permesso di immunizzare 114.700 capi, rappresentando il 40,53% della popolazione bovina sarda, con 3225 stabilimenti che hanno raggiunto la vaccinazione completa di tutto il loro bestiame, superando il 41% del totale.

Un’analisi territoriale evidenzia performance disomogenee.

La provincia di Oristano si distingue per l’efficacia della campagna vaccinale, con una copertura del 59,15% della popolazione bovina locale.
Il Medio Campidano segue a ruota, anch’esso con una percentuale simile.
Gallura, Sassari, Sulcis e Nuoro presentano tassi di vaccinazione inferiori, mentre Cagliari e Ogliastra mostrano ancora margini di miglioramento.
Questa disparità sottolinea la necessità di un’azione mirata per raggiungere una copertura vaccinale uniforme su tutto il territorio regionale.
Le difficoltà più rilevanti persistono in aree caratterizzate da ampi pascoli bradi, dove la gestione del bestiame e la raccolta per la vaccinazione si rivelano più complesse.
In risposta a questa problematica, sono state introdotte misure di rinforzo organizzative e un incremento del personale veterinario.
L’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, sottolinea l’importanza di un impegno continuo da parte di tutti gli attori coinvolti, sollecitando gli allevatori ad affidarsi ai servizi veterinari locali e a partecipare attivamente alla campagna vaccinale.

L’assessore all’Agricoltura, Gianfranco Satta, ribadisce l’urgenza di concentrare gli sforzi nella provincia di Nuoro, ancora la più colpita, pur evidenziando i segnali positivi derivanti dall’estinzione dei focolai a Sassari e Gallura, risultato che testimonia l’impegno congiunto di allevatori, veterinari e istituzioni.

Parallelamente, l’aggiornamento sulla situazione della Febbre Blu (Blue Tongue) offre un ulteriore motivo per ribadire l’importanza della vaccinazione: il numero di capi deceduti fino al 20 agosto si attesta a soli 55, in netto contrasto con i 11.000 del 2024, tutti riscontrati in allevamenti non vaccinati.

La Regione Sardegna garantisce inoltre un adeguato sostegno economico agli allevatori, con l’approvazione di uno stanziamento di circa 30 milioni di euro per coprire eventuali perdite derivanti dalla malattia.
Questo impegno finanziario mira a mitigare l’impatto economico sulla filiera zootecnica e a favorire una rapida ripresa delle attività produttive.

La combinazione di misure di prevenzione, controllo e sostegno economico rappresenta un approccio olistico volto a proteggere il patrimonio zootecnico sardo e a garantire la sostenibilità del settore.

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