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mercoledì 5 Novembre 2025

Il Segno nelle Marche: Viaggio tra Arte e Collezionismo

Il paesaggio culturale marchigiano si arricchisce di una suggestiva narrazione visiva, un percorso espositivo che esplora la genesi e l’evoluzione del segno grafico attraverso la lente delle creazioni artistiche di tre generazioni di protagonisti locali.

“La natura del segno nelle Marche.
Tracce di collezionismo fra primo e secondo Novecento”, in cartellone fino al 30 novembre presso l’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia a San Severino Marche (Macerata), si configura come un’occasione unica per decodificare l’eredità artistica di un territorio spesso misconosciuto al di fuori dei suoi confini.
La mostra, curata con acume e passione da Maria Letizia Paiato, non si limita a presentare un mero campionario di opere d’arte, ma si propone come un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di illuminare le dinamiche del collezionismo e il ruolo cruciale che esso ha svolto nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio artistico marchigiano.

L’esposizione, che raccoglie un corpus di oltre quaranta opere, esclusivamente provenienti da collezioni private, offre uno spaccato inedito sulla produzione grafica di artisti originari, o attivi, nelle province di Macerata e Ancona.
Le opere esposte, prevalentemente disegni, acqueforti, litografie e incisioni, testimoniano la progressiva transizione dai canoni accademici del primo Novecento verso le sperimentazioni più audaci e innovative che caratterizzarono la seconda metà del secolo.
Il percorso espositivo si articola attorno a tre nuclei tematici, rappresentanti le diverse generazioni di artisti: i precursori, animati da un profondo legame con la tradizione paesaggistica e ritrattistica locale; i protagonisti della stagione del Modernismo, impegnati nella ricerca di nuove forme espressive e nell’esplorazione del linguaggio astratto; e infine, gli artisti che, pur radicati nella propria identità culturale, si aprirono alle influenze internazionali, adottando tecniche miste e approcci concettuali all’avanguardia.

La scelta di ospitare la mostra in un contesto architettonico di tale suggestione, come l’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, contribuisce a creare un’atmosfera evocativa e a rafforzare il legame tra arte e spiritualità.
La luce che filtra dalle ampie finestre illumina le opere, ne esalta i dettagli e ne rivela la bellezza intrinseca.

“La natura del segno nelle Marche” non è solo una mostra d’arte, ma un omaggio alla creatività e alla resilienza di un territorio ricco di storia e di talento.
È un invito a riscoprire le radici artistiche delle Marche, a comprendere l’importanza del collezionismo privato come motore di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e a riflettere sul ruolo dell’arte come strumento di conoscenza, di dialogo e di crescita personale.

Il percorso espositivo rappresenta un’opportunità imperdibile per appassionati d’arte, studiosi, collezionisti e semplici curiosi, desiderosi di immergersi nella bellezza e nella profondità del mondo artistico marchigiano.

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