Rielaborazione del Servizio di Trasporto Pubblico Locale: Sfide Attuali e Prospettive FutureIl servizio di trasporto pubblico locale nell’area di Ancona e provincia si trova ad affrontare una fase di profonda revisione, determinata da una combinazione di fattori economici, strutturali e demografici.
La presentazione del nuovo orario invernale, entrante in vigore il 15 settembre, segna un primo passo di un percorso più ampio che mira a garantire la sostenibilità e l’efficienza del sistema.
L’azienda Conerobus, come testimoniato da un bilancio 2023 chiuso in perdita per 3,6 milioni di euro, necessita di un intervento radicale.
Questo processo non è circoscritto a una mera ottimizzazione degli orari, ma implica una rimodulazione dell’offerta complessiva, con una riduzione prevista del 10%, e una revisione completa della rete infrastrutturale, la quale necessita di interventi significativi previsti per il 2026, a seguito di oltre ventennio di stasi.
Le criticità riscontrate vanno oltre la mera gestione finanziaria.
Il costo del biglietto, attualmente inadeguato rispetto ai costi operativi, rappresenta un punto cruciale da affrontare.
La responsabilità di questa delicata decisione ricade sulle istituzioni locali: il Comune per il trasporto urbano e la Regione per quello extraurbano, che dovranno valutare l’opportunità di aumentare le tariffe, o comunque di fornire un adeguato sostegno finanziario all’azienda.
Il servizio invernale sarà garantito da una flotta di 90 autobus, che copriranno una rete di 9.500 chilometri con 1.300 corse giornaliere.
Pur mantenendo inalterati i servizi extraurbani, l’azienda si è trovata costretta a prendere misure drastiche per ridurre gli sprechi e le inefficienze.
La priorità è stata data alla continuità del servizio per lavoratori e studenti, nonché per i collegamenti con i poli ospedalieri.
Le modifiche introdotte hanno comportato una riduzione della frequenza su alcune linee, calibrate per minimizzare l’impatto sulla capacità di carico.
Conerobus ha richiesto moratorie ai propri creditori e ha delineato un piano ambizioso per il futuro.
L’obiettivo è quello di raggiungere un bilancio in attivo entro il 2026, sfruttando risorse regionali per ridurre il deficit a 1,6 milioni di euro.
Questo traguardo si intende raggiungere anche attraverso il blocco del turnover del personale e la rimodulazione delle corse.
Il piano prevede una fase sperimentale di revisione degli orari festivi, seguita dall’applicazione ai giorni feriali a partire dalla primavera del 2024, con l’obiettivo di rendere operativo il nuovo sistema a partire dall’autunno del 2026.
Per il presidente di Conerobus, Italo D’Angelo, l’adeguamento dei corrispettivi alle mutate condizioni di mercato, una ristrutturazione interna in collaborazione con i sindacati, una ricapitalizzazione della società e un aumento degli stanziamenti nazionali rappresentano le leve fondamentali per il risanamento del servizio.
L’inerzia politica, in particolare a livello nazionale, gioca un ruolo cruciale, poiché le Marche si attestano come regione con lo stanziamento più basso in Italia per il trasporto pubblico.
Il futuro del servizio dipende quindi da una visione strategica condivisa e da un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti.