Il Futuro del Trasporto Pubblico Marchigiano: Tra Moioni, Bilanci e l’Emergenza ConerobusUn acceso dibattito ha animato il Consiglio Regionale delle Marche, focalizzato sulla mozione presentata dal gruppo del Partito Democratico relativa al trasporto pubblico locale su gomma e, più ampiamente, alla sostenibilità economica del sistema nel suo complesso.
La discussione, culminata con il respingimento della mozione, ha evidenziato profonde divergenze interpretative sui dati del Bilancio di previsione triennale 2026-2028 e sulla reale situazione finanziaria delle aziende di trasporto.
La capogruppo dem, Valeria Mancinelli, ha sollevato preoccupazioni significative, lamentando una presunta riduzione degli stanziamenti destinati al trasporto su gomma, sostenendo che i dati preliminari indicavano un calo rispetto agli importi previsti per il 2025.
Questa interpretazione, a suo dire, mette a rischio la continuità del servizio e la sua qualità, soprattutto in un contesto caratterizzato da crescenti esigenze di mobilità e da una sensibilità ambientale sempre più accentuata.
La risposta dell’Assessore Regionale al Trasporto, Francesco Baldelli, è stata immediata e puntuale.
Contestando l’interpretazione di Mancinelli, ha presentato un quadro complessivo del Bilancio di previsione che rivela un aumento significativo delle risorse destinate al settore.
Secondo i dati regionali, lo stanziamento previsto per il triennio 2026-2028 prevede un investimento di 30 milioni di euro per il 2026, 30 milioni per il 2027 e ben 37 milioni per il 2028, cifre che superano di gran lunga gli importi precedentemente allocati.
Baldelli ha inoltre sottolineato come, a livello sistemico, si possa parlare di un raddoppio dei fondi, arricchito ulteriormente dai circa 64 milioni annuali provenienti dal fondo nazionale.
Questo incremento, a suo dire, consentirà un adeguamento sostanziale dei corrispettivi chilometrici per le aziende di trasporto, sia quelle operanti in ambito urbano che extraurbano, contribuendo a garantire la sicurezza e la continuità del servizio.
Il dibattito si è poi focalizzato sulla delicata situazione di Conerobus, l’azienda di trasporto pubblico locale anconetana, in profonda crisi finanziaria.
Mancinelli, es-sindaca di Ancona, ha lanciato un monito severo, evidenziando il rischio imminente di paralisi del servizio e di fallimento dell’azienda qualora non si intervenisse con urgenza.
Ha sollecitato un’azione immediata, auspicando soluzioni rapide per evitare il collasso.
La replica dell’Assessore Baldelli, tuttavia, ha assunto toni più critici, ricordando il ruolo di Mancinelli come socia di maggioranza relativa nella gestione dell’azienda durante la sua sindacatura.
Ha suggerito che il Comune di Ancona avrebbe potuto adottare scelte diverse per la società, sollevando interrogativi sulla responsabilità locale nella gestione della crisi.
L’episodio ha riaperto la questione della governance del trasporto pubblico locale nelle Marche, mettendo in luce la complessità delle relazioni tra Regione, Comuni e aziende di trasporto.
Il nodo cruciale sembra risiedere nella necessità di trovare un equilibrio tra la sostenibilità economica del sistema, l’efficienza del servizio e la tutela dell’utenza, un obiettivo che richiede un approccio strategico e una collaborazione costruttiva tra tutti gli attori coinvolti.
La discussione, pur senza raggiungere un consenso immediato, ha comunque posto le basi per un confronto più approfondito sulle sfide che attendono il futuro del trasporto pubblico marchigiano.







