La complessa dinamica politica valdostana si manifesta in una delicata negoziazione, dove la proposta di una maggioranza a 19 presentata dall’Union Valdôtaine solleva interrogativi e spunti di riflessione all’interno delle forze autonomiste.
Aldo Di Marco, segretario politico di Pour l’autonomie, esprime una disponibilità di principio, sottolineando come l’incontro con la commissione politica dell’Union Valdôtaine abbia offerto un’opportunità di confronto costruttivo.
Il punto cruciale, come evidenziato dal segretario politico di Stella Alpina, Ronny Borbey, risiede nella necessità di un punto di partenza solido, ancorato alla forza elettorale e alle aspirazioni del blocco autonomista.
Questo non preclude, anzi, un successivo dialogo con le altre forze politiche, il quale dovrà però essere strutturato attorno alle istanze e alle proposte concrete avanzate dal fronte autonomista.
L’obiettivo primario è quello di tradurre in azioni politiche il consenso popolare espresso alle urne.
La coerenza e l’unità del gruppo autonomista di centro, pur nella diversità di sensibilità che lo contraddistingue, rappresentano un asset strategico.
Borbey ribadisce come questo gruppo sia un elemento imprescindibile nel panorama consiliare, e la necessità che il risultato elettorale del blocco autonomista trovi un adeguato riconoscimento istituzionale.
La formazione di una maggioranza non può prescindere da questo riconoscimento, che implica un coinvolgimento attivo e una condivisione delle priorità politiche.
Il dialogo con le altre forze politiche non può essere un processo unilaterale.
Le istanze autonomiste devono costituire il fulcro delle discussioni, e le proposte delle altre forze devono essere valutate alla luce di questa cornice di riferimento.
Si tratta di un approccio pragmatico che mira a costruire una governance efficace, basata su un equilibrio di interessi e su una chiara definizione degli obiettivi da perseguire.
L’auspicio è che questo processo negoziale conduca a un quadro politico solido e rappresentativo delle reali esigenze della Valle d’Aosta.






