Il Risveglio Ancestrale: Agnone e la Festa dei Fuochi Rituali, un Ponte tra Passato e FuturoNel cuore del Molise, Agnone si appresta a celebrare un evento di profonda valenza simbolica e culturale: la Festa dei Fuochi Rituali.
Più che una semplice manifestazione, è un respiro ancestrale che si riaccende, un ponte fragile ma robusto che connette la comunità contemporanea alle radici più profonde della sua identità.
A partire dalle ore sedici di oggi, ventisei delegazioni provenienti da diverse regioni – Abruzzo, Toscana, Puglia e, naturalmente, il Molise stesso – si riuniranno in un corteo di luci e suoni, portando con sé faglie, torce e le inconfondibili ‘ndocce, strumenti rituali che incarnano il fuoco stesso.
Questa quarta edizione della festa, promossa dall’amministrazione comunale, non è un’iniziativa isolata, ma parte di un progetto ambizioso: la creazione di una rete di comuni accomunati dalla volontà di preservare e promuovere i Riti del Fuoco, aspirando al riconoscimento da parte dell’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.
Il percorso verso questo traguardo è iniziato nel 2021 con un protocollo d’intesa che ha visto Agnone stringere un patto con altri otto comuni, un numero in costante crescita, testimoniando l’interesse e l’adesione di intere comunità.
La lista dei partecipanti, che include nomi come Oratino, Montefalcone nel Sannio, Collelongo, Fara Filiorum Petri, Badia Prataglia, Pitigliano e Casalvecchio, evoca un panorama regionale variegato, un mosaico di tradizioni che convergono attorno al tema del fuoco come elemento purificatore, rigeneratore e auspicio per il futuro.
L’iniziativa, come sottolinea il sindaco Daniele Saia, ha già dimostrato il suo valore, non solo in termini di afflusso turistico, ma soprattutto per la costruzione di legami di solidarietà e comprensione reciproca tra realtà territoriali diverse.
La Festa dei Fuochi Rituali si configura quindi come un potente veicolo di dialogo interculturale e di coesione sociale, capace di trascendere i confini geografici e amministrativi.
Il significato profondo della Festa è legato a una visione ciclica del tempo, in cui il fuoco rappresenta il passaggio dall’anno che muore all’anno che nasce, un momento di transizione in cui il passato viene bruciato per fare spazio al futuro.
Non si tratta solo di una celebrazione folkloristica, ma di una riappropriazione di un patrimonio culturale antico, un gesto di resilienza e di speranza per le generazioni a venire.
La Festa dei Fuochi Rituali inaugura un intero mese dedicato alla sacralità del fuoco, culminando il 13 dicembre con la suggestiva ‘Ndocciata’, un appuntamento imperdibile per chi desidera immergersi nell’atmosfera magica e ancestrale del Molise.
Un’occasione unica per riscoprire le radici della propria identità e celebrare la forza rigeneratrice del fuoco, simbolo eterno di vita e speranza.






