“Abbandonare la Fiorentina? Un’idea che non mi appartiene, contrasta profondamente con il mio DNA imprenditoriale e con la mia filosofia di vita.
La resilienza, la perseveranza e la capacità di affrontare le avversità sono i pilastri su cui ho costruito la mia carriera, e non certo adesso, nel momento di una sfida complessa, intendo ritirarmi.
Al di là delle ripercussioni economiche o delle valutazioni di mercato, c’è una questione di onore, un debito verso coloro che continuano a sostenere questa squadra.
La sconfitta a Reggio Emilia ha lasciato un’amarezza profonda, non solo per il risultato sportivo, ma per la sensazione di non aver onorato la fiducia dei nostri tifosi.
Avevamo sollecitato la loro presenza, un’adesione massiccia, un’iniezione di energia in un campionato che si preannunciava arduo.
E loro hanno risposto con un gesto di amore incondizionato, un’onda viola che ha invaso lo stadio, quattromila cuori che battevano per la Fiorentina, percorrendo chilometri, superando ostacoli, alimentati da una passione autentica.
Un supporto commovente che, purtroppo, non siamo stati in grado di ricambiare con una prestazione all’altezza.
Questa discrepanza mi addolora profondamente.
Non si tratta solo di una partita persa; è la consapevolezza di aver deluso chi ci sostiene con tale dedizione.
Comprendo le preoccupazioni legate al rischio retrocessione, ma ritrarmi ora sarebbe un atto di codardia, un tradimento nei confronti di coloro che continuano a credere in noi.
La mia responsabilità, ora più che mai, è quella di mettere a disposizione esperienza, risorse e una visione chiara per affrontare questa fase critica.
Dobbiamo analizzare a fondo le cause di questa situazione, rivedere le strategie, coinvolgere tutti gli attori in gioco – dalla squadra tecnica ai giocatori, dai dirigenti ai collaboratori – per trovare soluzioni concrete e ripartire con rinnovato entusiasmo.
Il futuro della Fiorentina non è scritto.
È nelle nostre mani, è il risultato delle nostre azioni, della nostra capacità di reagire e di lottare.
E io, Rocco Commisso, non ho intenzione di mollare.
Anzi, sono determinato a onorare la maglia viola e a portare la Fiorentina a raggiungere traguardi ambiziosi, rafforzando il legame con la sua tifoseria appassionata e fedele.
“
