Un episodio di notevole complessità e potenziale rischio ha coinvolto un treno ad alta velocità Italo nella serata di ieri, in una galleria situata nel territorio di Orte, in provincia di Viterbo.
L’emergenza, verificatasi intorno alle ore 20:30, ha messo a dura prova la capacità di risposta di diversi corpi di soccorso e ha richiesto un’organizzazione meticolosa per garantire l’incolumità di tutti i passeggeri a bordo, stimati in circa 460.
Le cause iniziali del blocco sembrano riconducibili a un malfunzionamento del sistema di alimentazione elettrica, presumibilmente legato a un problema nella linea aerea di captazione, un elemento critico per il funzionamento dei treni ad alta velocità che dipendono interamente dall’energia fornita esternamente.
La galleria, ambiente intrinsecamente buio e con limitate vie di fuga, ha amplificato la delicatezza della situazione, sollevando preoccupazioni per la gestione di una potenziale evacuazione di massa.
Tra i passeggeri, la presenza di soggetti particolarmente vulnerabili – una donna incinta, due neonati e due individui affetti da patologie cardiache – ha imposto la massima priorità all’assistenza medica e alla gestione dello stress.
Immediatamente allertata, la Polfer di Orte ha coordinato l’arrivo dei gruppi di protezione civile provenienti da Orte, Magliano Sabina e Soriano nel Cimino, il cui intervento si è rivelato cruciale nelle prime fasi dell’emergenza.
La complessità dell’operazione ha richiesto il coinvolgimento di ulteriori risorse, con una seconda squadra di volontari posizionata all’esterno della galleria per facilitare l’accesso ai mezzi di soccorso: Vigili del Fuoco, personale del 118, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.
I volontari della Protezione Civile hanno collaborato attivamente con il 118, fornendo supporto sanitario specifico ai neonati, alla donna in gravidanza e ai pazienti cardiopatici, monitorandone costantemente le condizioni e mitigando i disagi psicologici legati all’evento.
La traslazione dei passeggeri, operazione delicata e potenzialmente rischiosa in uno spazio ristretto, è stata realizzata con l’utilizzo di un altro treno Italo, opportunamente posizionato in affiancamento al convoglio bloccato.
Tale soluzione ha permesso di evitare una complessa ed estenuante operazione di evacuazione a piedi attraverso la galleria, riducendo significativamente i tempi e minimizzando l’esposizione dei passeggeri a eventuali ulteriori imprevisti.
L’intervento coordinato e professionale di tutti gli attori coinvolti ha permesso la conclusione delle operazioni di soccorso intorno all’una e trenta della notte, senza conseguenze gravi per la salute dei passeggeri.
L’episodio solleva importanti interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture ferroviarie ad alta velocità e sulla necessità di protocolli di emergenza sempre più efficaci e flessibili per affrontare situazioni di questo tipo.






