Nel cuore del tessuto storico torinese, una piazza prenderà il nome di Fiorenzo Alfieri, figura emblematica dell’impegno civico e dell’innovazione amministrativa, scomparso nel dicembre del 2020.
La scelta, che si concretizzerà con una cerimonia pubblica l’11 settembre 2026, in coincidenza del centenario della sua nascita, identifica uno slargo in Piazza Cavour, nel dinamico Borgo Nuovo, a breve distanza dalla scuola Niccolò Tommaseo.
Fiorenzo Alfieri non fu semplicemente un assessore, ma un architetto di politiche e un promotore di iniziative che hanno plasmato l’identità culturale e sociale di Torino.
La sua visione guidò il lavoro di tre sindaci – Diego Novelli, Valentino Castellani e Sergio Chiamparino – in un arco temporale cruciale per la città (1976-2011).
Le sue deleghe, spaziali tra sistema educativo, sport, cultura e promozione della città, furono veicolo di una stagione di innovazione e di straordinaria lungimiranza.
A lui si attribuiscono progetti che, oggi, continuano a pulsare nel cuore della vita torinese: Informagiovani, Sportinsieme, la trasformazione del Festival Cinema Giovani nel prestigioso Torino Film Festival, l’incantesimo di Luci d’Artista, la creazione della Fondazione Torino Musei, il Traffic Festival, una vetrina per la musica emergente.
Un’ulteriore testimonianza della sua capacità strategica fu il coordinamento della redazione del primo Piano strategico della città, un documento che ha delineato le prospettive di sviluppo urbano per il futuro.
“Fiorenzo Alfieri ha lasciato una traccia indelebile nella storia amministrativa di Torino,” afferma Maria Grazia Grippo, Presidente del Consiglio comunale, sottolineando come il suo contributo, in particolare nel campo delle politiche culturali, scolastiche e giovanili, sia stato fondamentale.
Grippo, insieme alla Commissione toponomastica, ha voluto celebrare un uomo che incarnava profondi valori umani e una fervida curiosità intellettuale, un individuo non timoroso di sperimentare e di introdurre elementi di rottura nel panorama amministrativo.
L’assessora alla cultura, Rosanna Purchia, riassume il pensiero comune: “Fiorenzo Alfieri ha profondamente segnato la recente storia di Torino.
La sua eredità è tangibile in ambito educativo, culturale e civico.
” Il suo impegno decennale ha contribuito a creare un ecosistema culturale vivace e inclusivo, capace di coinvolgere pubblici diversi.
L’eredità di Alfieri rappresenta una sfida e un dovere per l’amministrazione, un invito a proseguire il suo lavoro con la stessa passione e lungimiranza, mirando a consolidare un futuro culturale dinamico e partecipativo per la città di Torino.
La toponomastica non è solo un atto formale, ma un monito costante a perseguire gli ideali di innovazione, inclusione e progresso che Fiorenzo Alfieri ha incarnato con la sua vita.






