Il Policlinico di Bari si appresta a realizzare un’infrastruttura all’avanguardia per l’assistenza ai pazienti affetti da patologie neuromuscolari, un’iniziativa cruciale per rispondere a una domanda di cura sempre più complessa e specializzata.
Il nuovo Centro Regionale Specialistico di Secondo Livello, finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, rappresenta un punto di svolta nell’approccio all’assistenza di patologie come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA), affliggenti condizioni che richiedono una gestione integrata e multidisciplinare.
L’intervento, con un investimento superiore a cinque milioni di euro, si focalizzerà sulla riqualificazione e la rifunzionalizzazione del padiglione Chini, cuore pulsante di questa nuova struttura.
Parallelamente, saranno apportati interventi significativi anche al padiglione Balestrazzi, ottimizzando gli spazi per garantire un’offerta clinico-assistenziale ampliata.
L’obiettivo primario non è solo la creazione di un centro specializzato, ma la progettazione di un ambiente che promuova il benessere psico-fisico del paziente, attraverso un design attento all’estetica, all’accessibilità e all’inclusività.
Il progetto, affidato all’Rtp Ets spa Engineering and technical services e a collaboratori, mira a superare i limiti dell’approccio tradizionale, integrando architettura e tecnologie avanzate per creare spazi flessibili e adattabili alle diverse esigenze terapeutiche.
L’attenzione alla sicurezza e all’efficienza energetica sono elementi imprescindibili del processo di progettazione.
Il Piano prevede un termine di 192 giorni per il completamento della fase di progettazione, con la presentazione del progetto esecutivo prevista per metà del prossimo anno.
L’accelerazione dei tempi è funzionale a dare rapida risposta alle necessità sanitarie del territorio.
Come sottolineato dal Direttore Generale Antonio Sanguedolce, questa iniziativa strategica valorizzerà le preesistenti competenze multidisciplinari, creando una sinergia tra diverse figure professionali per offrire un percorso di cura personalizzato e ottimizzato per il paziente neuromuscolare, non solo in termini di gestione clinica, ma anche di supporto psicologico e riabilitativo.
Si tratta di un investimento non solo economico, ma anche di capitale umano e di visione per il futuro della sanità regionale.