La ricerca dell’apice, quell’ambita vetta del pugilato mondiale, si è conclusa bruscamente per Claudio Squeo, giovane promessa pugliese di Molfetta. Il 34enne, un profilo atipico nel panorama sportivo, intellettualmente formato con lauree in Giurisprudenza e Scienze Motorie, ha subito una sconfitta al quinto round in un incontro di portata globale. La sfida, valida per il titolo mondiale dei massimi leggeri, si è svolta sul prestigioso ring del Gold Coast Convention Centre, in Australia, davanti a un pubblico attento e appassionato.La performance di Squeo, soprannominato “Red Bull” per la sua energia e grinta, aveva inizialmente suggerito una possibilità concreta di sovvertire il pronostico. Le prime due riprese avevano visto il pugile di Molfetta manovrare con intelligenza, sfruttando la preparazione fisica e la strategia elaborata con il suo team. Tuttavia, l’australiano Jai Opetaia, un guerriero imponente e in stato di grazia, ha saputo attendere il momento giusto per sferrare il colpo decisivo.Un devastante gancio destro, calibrato alla perfezione, ha colpito Squeo con precisione chirurgica, spegnendo le sue speranze e ponendo fine prematuramente al suo sogno mondiale. L’impatto, amplificato dalla già provante aggressione al corpo subita nel round precedente, ha dimostrato la forza bruta e la tecnica raffinata di Opetaia, ora saldo al vertice della sua categoria con un impressionante record di 28 vittorie su altrettanti incontri da professionista.La sconfitta di Squeo non intacca la sua dignità sportiva né la sua dedizione al pugilato, ma segna un capitolo concluso, aprendo la strada a nuove sfide e opportunità di crescita. Mentre il pugile di Molfetta rientra a casa per recuperare e riflettere sull’esperienza, lo sguardo del mondo si rivolge a Opetaia, ora chiamato ad affrontare una prova ancora più impegnativa: la potenziale riunificazione dei titoli mondiali contro il campione Wba e Wbo, il messicano Gilberto “Zurdo” Ramirez, un match che promette scintille e ridisegnerà ulteriormente il panorama del pugilato massimo leggero. L’incontro rappresenta un’ulteriore banco di prova per l’australiano, destinato a consacrare il suo regno e a definire il futuro di una categoria estremamente competitiva.
Squeo, il sogno mondiale infranto: un talento pugliese a Gold Coast.
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