L’Emilia-Romagna si distingue nuovamente come punto di riferimento per l’assistenza oncologica ed emato-oncologica a livello nazionale, come evidenziato dalla sesta indagine di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), pubblicata nel 2024 e basata sui dati del 2023. La regione si posiziona al secondo posto in una classifica che valuta l’efficacia e l’efficienza della rete oncologica attraverso indicatori chiave quali l’organizzazione della presa in carico del paziente, la gestione dei ricoveri, i flussi di mobilità sanitaria, i tempi di attesa, la prossimità dei servizi e la valutazione complessiva della qualità delle cure erogate.Con un punteggio di 89,91, in significativo incremento rispetto all’85,51 dell’anno precedente, l’Emilia-Romagna dimostra un impegno costante verso l’eccellenza in un campo cruciale per la salute pubblica. Solo la Toscana, con 90,70, precede la regione, mentre Valle d’Aosta e Piemonte seguono a pari merito, con 84,29, a testimonianza di un divario significativo nelle prestazioni offerte. Il Veneto e il Lazio chiudono la classifica con punteggi inferiori, rispettivamente 84,20 e 80,61.Questo risultato non è un mero dato statistico, ma il riconoscimento tangibile di un modello organizzativo che integra diverse competenze e risorse per garantire un percorso assistenziale ottimale per i pazienti affetti da patologie oncologiche. Queste condizioni, caratterizzate da elevata incidenza, complessità clinica e profondo impatto psicologico, fungono da vero e proprio banco di prova per la capacità di un sistema sanitario di rispondere in modo efficace alle esigenze della collettività.Il Presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’Assessore alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, sottolineano come tale successo sia il frutto di un lavoro corale, riconoscente al contributo imprescindibile di professionisti sanitari che quotidianamente si dedicano a fornire cure di elevata qualità, appropriate e personalizzate. La regione si impegna a proseguire gli investimenti in questo modello innovativo, orientato alla centralità del paziente e all’integrazione con il territorio, promuovendo un approccio globale che tenga conto non solo degli aspetti clinici, ma anche di quelli sociali e psicologici.L’eccellenza emiliano-romagnola non si limita alla posizione generale, ma si riflette anche in prestazioni specifiche. La regione si distingue per l’efficacia nella presa in carico del paziente oncologico, nell’organizzazione di prestazioni ambulatoriali cruciali come chemioterapia e radioterapia. Particolarmente incoraggiante è l’alto tasso di adesione ai programmi di screening, che riflette un impegno verso la prevenzione e la diagnosi precoce. Si registra infatti una percentuale del 66,95% per lo screening del tumore alla mammella, un 49,99% per quello al colon-retto e un 60,20% per quello alla cervice uterina. Questi dati testimoniano un’efficace comunicazione e una consapevolezza diffusa sull’importanza della prevenzione, elementi imprescindibili per ridurre l’impatto delle malattie oncologiche sulla salute pubblica. Il futuro vedrà un continuo affinamento di questi processi, con l’obiettivo di ampliare la partecipazione ai programmi di screening e migliorare ulteriormente l’efficacia delle terapie, puntando sempre più su un’assistenza personalizzata e integrata.
Emilia-Romagna, eccellenza oncologica: al secondo posto in Italia.
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