Il mare, custode di innumerevoli segreti e teatro di storie intense, ha reclamato un suo figlio. Doriano Belloni, figura emblematica nel panorama della subacquea sardegna, si è spento a Bosa, in circostanze drammatiche durante un’immersione di routine. La notizia, giunta questa mattina poco prima delle ore dieci, ha scosso profondamente la comunità locale e l’intera sfera dei professionisti del mare.Belloni, settantacinque anni, originario di Rimini e da anni residente nella pittoresca cittadina costiera, era un pescatore autorizzato dalla Regione Sardegna, ma la sua passione e la sua perizia andavano ben oltre la semplice attività di pesca. Era un corallaro di lungo corso, un uomo che aveva dedicato la sua vita all’esplorazione e alla comprensione degli intricati ecosistemi sottomarini. Fin da giovanissimo, aveva affinato le proprie capacità, accumulando una conoscenza approfondita delle praterie di posidonia, dei relitti sommersi e delle intricate formazioni coralline che adornano le coste sarde.La sua morte, avvenuta in maniera improvvisa durante un’immersione effettuata a bordo di un peschereccio, ha gettato un velo di dolore e mistero. Le dinamiche dell’accaduto, ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti – la Capitaneria di Porto e il 118 – suggeriscono un malore improvviso, un cedimento fisico inaspettato che lo ha colpito nelle profondità marine. I compagni di bordo, insospettiti da un comportamento anomalo, hanno prontamente lanciato l’allarme, dando inizio a una corsa contro il tempo per cercare di riportare in superficie l’esperto corallaro. Purtroppo, nonostante i tempestosi soccorsi, ogni tentativo si è rivelato vano.Doriano Belloni non era solo un pescatore, ma un custode del patrimonio sottomarino. La sua esperienza gli permetteva di individuare e raccogliere corallo in maniera sostenibile, nel rispetto delle normative vigenti e con una profonda consapevolezza dell’importanza di preservare la fragilità di questi ambienti. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, privando la comunità sarda di un uomo di grande valore umano e professionale. La sua memoria, però, rimarrà impressa come quella di un pioniere, un uomo che ha saputo coniugare la passione per il mare con il rispetto per la sua bellezza e la sua biodiversità. La sua storia, ora, si intreccia con la malinconia delle acque che tanto amava, ricordandoci la potenza e l’imprevedibilità del mare, e la necessità di onorare la memoria di chi, come lui, l’ha dedicato la propria vita.
Addio Doriano Belloni: il custode del mare sardo è scomparso
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