La IV edizione del Premio Rosalia Uras Medica celebra l’eccellenza nella ricerca biomedica sarda, premiando due giovani ricercatrici che hanno saputo interpretare con originalità e rigore scientifico le sfide poste alla medicina contemporanea.
Il riconoscimento, nato dall’iniziativa dell’omonima associazione, intende onorare la memoria di Rosalia Uras, stimata figura del panorama medico cagliaritano – reumatologa e ricercatrice di spicco presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria – la cui scomparsa prematura nel 2020 ha lasciato un vuoto significativo nella comunità scientifica.
Quest’anno, il comitato scientifico ha selezionato due tesi di laurea particolarmente innovative, provenienti rispettivamente dagli Atenei di Cagliari e Sassari.
Marta Scolè, dell’Università di Sassari, si è distinta con la sua ricerca incentrata sull’immunologia intestinale e il suo ruolo nella sclerosi multipla.
La tesi, relazionata dal Prof.
Francesco Cucca, esplora le complesse interazioni tra la barriera mucosa intestinale e il sistema immunitario, aprendo nuove prospettive terapeutiche per questa patologia neurodegenerativa complessa.
L’indagine di Scolè affronta un’area di ricerca cruciale, dove alterazioni microbiotiche e infiammazione cronica possono giocare un ruolo significativo nell’eziopatogenesi della sclerosi multipla, suggerendo approcci terapeutici mirati a modulare la risposta immunitaria locale.
Lorena Lubrano Lavadera, dell’Università di Cagliari, ha invece affrontato la questione del carcinoma mammario, focalizzandosi sulle sottocategorie HER2-low e HER2-ultralow.
La sua tesi, supervisionata dalla Prof.
ssa Clara Gerosa, applica tecniche immunoistochimiche avanzate e sfrutta il potenziale dell’intelligenza artificiale per migliorare l’accuratezza delle valutazioni diagnostiche e ridurre la variabilità inter-osservatore.
Questo approccio innovativo contribuisce a una migliore stratificazione dei pazienti, consentendo di personalizzare i trattamenti e di massimizzare l’efficacia delle terapie oncologiche.
La ricerca di Lubrano Lavadera sottolinea l’importanza dell’integrazione di nuove tecnologie nell’ambito della diagnostica clinica, in particolare per patologie complesse come il cancro al seno.
Le premiazioni si svolgeranno in due cerimonie pubbliche.
La prima, in programma oggi a Sassari, presso la sala teatrale di Palazzo di Città, insignirà Marta Scolè.
La seconda, domani, 22 ottobre, al Teatro Massimo di Cagliari, celebrerà Lorena Lubrano Lavadera.
Entrambi gli eventi, che vedranno la partecipazione del Presidente della Fondazione Sardegna, dei sindaci di Sassari, Cagliari e San Sperate, dei rappresentanti regionali e dei Rettori degli Atenei coinvolti, culmineranno con un concerto del Kahil El ‘Zabar’s Ethnic Heritage Ensemble Quartet, offrendo un momento di celebrazione culturale e di condivisione di valori fondamentali come la ricerca, l’innovazione e la memoria di una figura di spicco nella comunità scientifica sarda.
Il Premio Rosalia Uras Medica si conferma così un importante motore di crescita e di ispirazione per le nuove generazioni di ricercatori.








