“Calibro 35”, l’ultimo capitolo di un’avventura musicale che si rivela con l’imminente uscita del disco e con una data significativa: l’11 luglio a Cagliari, per l’inaugurale edizione sarda del festival Siren. Un evento che sancisce il ritorno, agognato, di questi musicisti in un’isola che ha saputo apprezzare la loro peculiare visione.La musica di Calibro 35 è un affascinante intreccio di suggestioni cinematografiche, un omaggio viscerale all’estetica del cinema degli anni Settanta, ma non si limita a questo. L’approccio è più ampio, un’esplorazione sonora che spazia tra generi e decenni, attingendo sia a composizioni originali che a riletture inaspettate. L’album “Exploration” ne è una testimonianza eloquente: due tracce, in particolare, si discostano dalla consueta ispirazione cinematografica, attingendo invece all’archivio sonoro della televisione. Un’intensa versione di “Lunedì” di Lucio Dalla, un pezzo iconico della canzone d’autore, si affianca alla riproposizione della sigla conclusiva di “Novantesimo Minuto”, un tema di Piero Umiliani che evoca un’epoca di sport e di comunicazione televisiva ormai lontana. La rielaborazione di “Jazz Carnival”, che reinterpreta l’intro funk di “Mixer” del trio brasiliano Azymuth, sottolinea ulteriormente la versatilità e l’apertura musicale del gruppo.”Suoniamo troppo poco in Sardegna,” confida Massimo Martellotta, chitarrista e sintetizzatore del gruppo, in un’intervista all’ANSA. “Ma ricordiamo con affetto una precedente esperienza in un festival cinematografico a Carbonia. Fu un momento di grande ispirazione e collaborazione.” L’opportunità di presentare un progetto come Siren, un festival dedicato alla musica ispirata al cinema, si rivela quindi particolarmente significativa.Enrico Gabrielli, tastierista, pianista e multi-strumentista, ha arricchito la sua esperienza artistica collaborando con i conservatori di Cagliari e Sassari. Queste collaborazioni si sono rivelate cruciali per approfondire la sua comprensione della musica contemporanea e del contesto classico. A Cagliari, ha avuto l’opportunità di lavorare con il maestro Mario Frezzato, figura di spicco nell’insegnamento dell’oboe e con una profonda affinità con il mondo dei fiati e le launeddas, strumento tradizionale sardo. A Sassari, invece, la collaborazione con il compositore Pietro Dossena ha alimentato un percorso di crescita musicale intensamente creativo. Queste esperienze, intrise di apprendimento e di scambio artistico, hanno contribuito a plasmare la ricerca sonora che caratterizza l’universo musicale di Calibro 35.
Calibro 35 a Cagliari: un ritorno agognato tra cinema e Sardegna
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