Il rilancio del Sinis, cuore pulsante della Penisola del Sinis, si configura come un caso emblematico di come la valorizzazione del patrimonio culturale possa innescare una profonda rigenerazione socio-economica. Il lavoro della Fondazione Mont’e Prama, documentato da un’analisi rigorosa condotta da Human Foundation, ha generato un impatto significativo, stimato in oltre 60 milioni di euro tra il 2021 e il 2024. Questa cifra non si limita alla spesa diretta dei visitatori presso i siti archeologici e al museo, ma include anche l’effetto moltiplicatore derivante dall’indotto occupazionale generato dai dipendenti della Fondazione e dalle attività commerciali locali.L’analisi ha rivelato un’inversione di tendenza significativa: la riscoperta del Sinis non è solo un successo turistico, ma un motore di coesione sociale e di rafforzamento dell’identità territoriale. Il patrimonio archeologico, storicamente percepito come un mero elemento di interesse accademico, è stato abilmente trasformato in un catalizzatore di consapevolezza e orgoglio civico. La nuova sensibilità manifestata dalla cittadinanza si traduce in una maggiore partecipazione alla vita culturale, un rafforzamento del senso di appartenenza e un incremento del coinvolgimento attivo delle imprese locali nella promozione del territorio.I dati quantitativi supportano queste impressioni qualitative. Il flusso turistico ha registrato una crescita notevole, con un aumento del 37,79% tra il 2022 e il 2024, e un’accelerazione del 54,50% nel passaggio dal primo trimestre 2024 al primo trimestre 2025. Questi risultati, a loro volta, alimentano la creazione di nuove opportunità di lavoro e lo sviluppo di servizi dedicati, creando un circolo virtuoso che rafforza l’economia locale.L’investimento infrastrutturale, pari a 14 milioni di euro, ha svolto un ruolo cruciale nell’ottimizzazione della fruibilità del museo e dei siti archeologici, migliorandone l’accessibilità e l’attrattiva. Tale piano, strettamente allineato alla mission della Fondazione, si è dimostrato uno strumento efficace per la creazione di un’offerta turistica di qualità e sostenibile.Il sindaco di Cabras, Andrea Abis, ha sottolineato l’importanza cruciale della sinergia tra le istituzioni per il successo di questa iniziativa. Il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, ha evidenziato come il report rappresenti uno strumento di governance per orientare le future strategie, quantificando il valore intrinseco della cultura come fattore di sviluppo. Michele Mosca, Evaluation Officer di Human Foundation, ha spiegato il processo di valutazione, culminato nella produzione di un report economico e un documento preliminare basato sulle interviste, offrendo una visione completa dell’impatto generato. La presenza istituzionale, con i saluti del deputato Francesco Mura, del vice presidente della giunta regionale Giuseppe Meloni e di Daniela Falconi, presidente di Anci Sardegna, testimonia il riconoscimento del valore strategico di questa iniziativa a livello regionale e nazionale. La valorizzazione del Sinis non è quindi solo una questione di conservazione del passato, ma un investimento nel futuro, un modello di sviluppo sostenibile che coniuga la tutela del patrimonio culturale con la crescita socio-economica del territorio.
Sinis: il turismo culturale genera 60 milioni di impatto
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