La vittoria schiacciante di Emiliano Fenu alle amministrative di Nuoro, città simbolo di un rinnovamento politico in Sardegna, rappresenta un segnale di riallineamento e una significativa iniezione di dinamismo per l’alleanza di centrosinistra regionale. Il risultato, che vede Fenu superare il 63% dei voti, non può essere interpretato come un mero successo locale, ma come una conferma tangibile della vitalità di un progetto politico che, pur attraversando periodi di turbolenza, ha saputo mantenere una solida base di consenso.La vittoria di Fenu, figlia di un’azione politica volta a superare le divisioni e a costruire un’offerta programmatica ampia e condivisa, rafforza la figura della Presidente Alessandra Todde, la cui eredità politica si materializza in questo trionfo. Il dato elettorale, analizzato nel dettaglio, evidenzia la centralità del Partito Democratico all’interno della coalizione, con una quota di preferenze che si attesta sul 18,9%, superiore a quella del Movimento 5 Stelle (13,17%) e della lista Uniti per Todde (9%), dimostrando una capacità di mobilitazione e di radicamento territoriale ancora forte.”Si è dimostrata la lungimiranza di chi ha creduto nella necessità di unire le forze progressiste in un progetto riformista,” ha commentato Roberto Deriu, capogruppo dem in Consiglio regionale, sottolineando come questo voto sia il prodotto di un patto politico rinnovato. La capacità di aggregazione, superando schemi ideologici predefiniti, si rivela un fattore cruciale per rispondere alle complesse esigenze di una comunità che aspira a un’amministrazione efficiente e capace di affrontare le sfide del presente e del futuro.L’auspicio è che questo successo possa tradursi in un rinnovato impegno a livello regionale, intensificando gli sforzi per migliorare la qualità della vita dei sardi. La sostituzione in arrivo del leader regionale del PD, Piero Comandini, offre l’opportunità di riallineare le priorità e di definire nuovi equilibri all’interno della coalizione, proiettando l’azione politica verso obiettivi ancora più ambiziosi.Michele Ciusa, capogruppo M5S in Aula, ha sottolineato come la vittoria di Nuoro segnali un modello da replicare a livello nazionale, evidenziando il successo del campo progressista nella conquista delle principali città sarde, precedentemente dominate dal centrodestra. L’affermazione a Nuoro, unitamente ai successi già registrati a Cagliari, Sassari e Alghero, conferma la validità di un approccio politico basato sulla collaborazione e sulla capacità di ascolto dei bisogni dei cittadini.La consapevolezza che il M5S e il PD rappresentino i motori principali di questa alleanza spinge i pentastellati a rafforzare ulteriormente la collaborazione, focalizzandosi sull’attuazione di politiche concrete che rispondano alle aspettative dei sardi. La sfida ora è quella di trasformare questo successo elettorale in un solido capitale politico, consolidando l’alleanza e proiettando la Sardegna verso un futuro di sviluppo sostenibile e di progresso sociale. Il “modello sardo” si presenta come un esempio di governance inclusiva e orientata al bene comune, capace di ispirare un nuovo modo di fare politica in un contesto nazionale spesso segnato da divisioni e polarizzazioni.
Fenu travolgente a Nuoro: segnale di rinascita per il centrosinistra sardo
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