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mercoledì 5 Novembre 2025

Medici sotto attacco: l’Ordine attiva il supporto per la sicurezza

In risposta all’escalation di violenza che colpisce il personale sanitario reggino, e in particolare dopo il recente e grave episodio verificatosi a Cittanova, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Reggio Calabria ha attivato un protocollo di supporto e monitoraggio volto a rafforzare la sicurezza dei medici impegnati nelle postazioni di continuità assistenziale, precedentemente conosciute come guardie mediche.

La decisione, assunta con urgenza, non si limita a una reazione all’atto compiuto, ma si configura come una presa di posizione netta e una rivendicazione del diritto alla sicurezza per coloro che dedicano la propria professionalità alla cura della comunità.

L’iniziativa primaria consiste in una presenza discreta e non programmata di rappresentanti dell’Ordine presso le sedi di continuità assistenziale, con particolare attenzione alle ore notturne, quando il rischio percepito e la vulnerabilità del personale medico tendono ad aumentare.

Questi sopralluoghi, effettuati in maniera inattesa, mirano a fornire un segnale tangibile di vicinanza e solidarietà ai medici, spesso isolati e operanti in contesti territoriali marginali e con risorse limitate.
Si tratta di un atto simbolico, certo, ma con una valenza pratica significativa: offrire un presidio, anche solo morale, in situazioni di potenziale pericolo.

Il Presidente dell’Ordine, Pasquale Veneziano, ha sottolineato come la professionalità medica, in questo momento storico, sia sottoposta a una pressione insostenibile, con una crescente perdita di rispetto e una pericolosa escalation di violenze.
L’Ordine, pur consapevole dei propri limiti istituzionali e non potendo sostituirsi alle forze dell’ordine o alle istituzioni sanitarie, intende denunciare apertamente la carenza di misure di sicurezza adeguate e sollecitare interventi strutturali e urgenti a livello provinciale.

La sicurezza del personale sanitario, infatti, non è solo una questione individuale, ma una condizione imprescindibile per il corretto funzionamento dell’intero sistema sanitario e per la garanzia del diritto alla salute dei cittadini.

Il Segretario dell’Ordine, Marco Tescione, ha aggiunto che la risposta all’aggressione di Cittanova non può essere considerata un evento isolato, ma deve costituire un punto di svolta nella tutela della professione medica.
Ogni atto di violenza contro un medico rappresenta un attacco diretto all’intera comunità e mina la fiducia nel sistema sanitario.

Tescione ha richiamato la necessità di un impegno collettivo, coinvolgendo istituzioni, aziende sanitarie, forze dell’ordine e cittadini, per creare ambienti di lavoro sicuri, rispettosi e dignitosi.
L’Ordine ribadisce la propria disponibilità a collaborare attivamente con tutti gli stakeholders per raggiungere questo obiettivo fondamentale.

L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio che ha visto l’Ordine, nei mesi precedenti, promuovere sopralluoghi formali presso le postazioni di continuità assistenziale e avanzare proposte concrete all’Azienda Sanitaria Provinciale, finalizzate al potenziamento delle misure di sicurezza e alla creazione di protocolli di intervento in caso di emergenza.
L’Ordine auspica che questa presa di posizione stimoli una riflessione approfondita a livello provinciale e porti a soluzioni concrete e durature, garantendo ai medici reggini la sicurezza e la dignità che meritano.
La tutela del personale sanitario, infatti, è un investimento nella salute di tutti.

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