Il Premio Sila 2025 ha finalmente rivelato la sua cinquina di nuovi talenti emergenti, selezionata con cura dalla giuria e dal comitato dei lettori tra un ampio giro di candidati. Quest’anno siamo in attesa di conoscere il vincitore tra i titoli “I giorni di Vetro” della Verna, “Lo splendore – L’infanzia di Hans” del Di Mino, “Settembre nero” del Veronesi, ma soprattutto due opere che hanno conquistato la nostra attenzione: “Tangerinn” di Emanuela Anechoum e infine “I titoli di coda di una vita insieme” di Diego De Silva. Queste cinque stelle nascenti del mondo letterario sono state accolte con entusiasmo da Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila, che ha sottolineato l’alta qualità dei testi e la capacità di questi autori a farci riflettere su temi importanti. Non solo: Nadia Fusini, scrittrice e studiosa toscana di fama internazionale, sarà premiata con il Premio Sila alla Carriera per la sua opera dedicata ai grandi classici della letteratura come Cervantes e Shakespeare. La manifestazione si arricchirà anche dell’inedito manifesto ufficiale del festival realizzato dal talentuoso artista Rä Di Martino: “Kant Can’t (The Hand)” è il titolo che si rivela inedito e innovativo nel mondo della letteratura italiana, come un segno di speranza e di futuro per la nostra cultura.
La cinquina del Premio Sila 2025 tra opere nuove e grandi classici
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