Nel cuore di Tokyo, un sogno animato ha preso forma il 15 giugno 1985: lo Studio Ghibli. Nata dall’ambizione condivisa di Hayao Miyazaki e Isao Takahata, entrambi pionieri dell’animazione giapponese, la casa di produzione, insieme ai produttori Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma, si è rapidamente trasformata in un punto di riferimento globale per il cinema d’animazione. Quest’anno, lo Studio Ghibli celebra un significativo traguardo: il quarantesimo anniversario, coronato dal prestigioso riconoscimento della Palma d’oro onoraria di Cannes, un atto inedito che ne consacra l’importanza come entità collettiva.Ghibli non è semplicemente una casa di produzione, ma un vero e proprio ecosistema artistico. Un laboratorio di talenti che ha visto emergere figure chiave come Yoshifumi Kondo, Hiromasa Yonebayashi, Mamoru Hosoda e Goro Miyazaki, figlio di Hayao, ciascuno portatore di una visione unica. Il successo di *Nausicaä della Valle del Vento* (1984), spesso considerato il prologo della produzione Ghibli, ha gettato le basi per una serie di capolavori che hanno plasmato l’immaginario di intere generazioni. Dai cieli fluttuanti di *Laputa – Castello nel cielo* al riconoscimento internazionale de *La Città Incantata* (Oscar e Orso d’oro), passando per l’epica *Principessa Mononoke*, l’avventura di *Porco Rosso*, la magia di *Ponyo sulla Scogliera*, la malinconia de *Si alza il vento* e l’ultima, emozionante, opera di Miyazaki, *Il ragazzo e l’airone*, Ghibli ha saputo coniugare tecnica impeccabile e narrazioni profondamente umane.I film dello Studio Ghibli non sono semplici intrattenimento, ma riflessioni complesse sul rapporto tra l’uomo e il mondo. Temi ricorrenti includono la tensione tra progresso tecnologico e degrado ambientale, la perdita delle radici culturali, la preservazione dell’innocenza infantile e la riscoperta di valori come l’amore, il rispetto e l’armonia reciproca. Questi messaggi universali, espressi attraverso immagini evocative e personaggi memorabili, hanno contribuito a creare un legame profondo con il pubblico di tutto il mondo.Nonostante la reputazione di riservatezza, lo Studio Ghibli continua a crescere. L’apertura recente di un programma di reclutamento per animatori e background artist, a testimonianza di nuovi progetti, si accompagna all’interrogativo sul futuro di Miyazaki, figura chiave e ispirazione per l’intero studio. Nonostante un ritiro annunciato nel 2013, l’amico e produttore Toshio Suzuki conferma l’inarrestabile fervore creativo del maestro: “Lui è sempre rivolto al futuro, molto ansioso di fare un altro film. Il fatto che lui continui a lavorare significa che non andrò nemmeno io in pensione.”Per immergersi nell’universo Ghibli, il Museo Ghibli (Mitaka) e il parco Ghibli (Nagoya) offrono esperienze immersive, mentre il web è stato recentemente invaso da tentativi di replicare lo stile inconfondibile dello studio attraverso l’intelligenza artificiale. Questa appropriazione indebita ha suscitato polemiche, riaccendendo le dichiarazioni controverse di Miyazaki, che nel 2016 aveva espresso un profondo disgusto verso un’iniziale forma di animazione IA, definendola un “insulto alla vita stessa”. Il commento di Goro Miyazaki, che prevede la realizzazione di film interamente generati dall’IA, aggiunge un ulteriore livello di riflessione sulla potenziale evoluzione del cinema d’animazione, sottolineando, tuttavia, l’irripetibilità dell’elemento umano, quell’abilità di infondere nelle storie la complessità delle emozioni che solo artisti come suo padre sanno esprimere.