L’intelligenza artificiale, come strumento, non è intrinsecamente negativa per gli artisti. Lrnz, artista generativo da decenni, lo afferma con chiarezza: “Siamo artisti, non possiamo opporci al progresso tecnico”. Il problema, però, risiede non nell’innovazione in sé, ma nel modello di business di alcune aziende che sfruttano dati artistici senza autorizzazione, alimentando un sistema di lucro ingiusto e insostenibile. Queste aziende offrono servizi basati su un patrimonio di opere d’arte altrui, spesso protette da copyright, trasformando il lavoro degli artisti in merce a basso costo e generando una concorrenza sleale.La fondazione dell’Egair (European Guild for Artificial Intelligence Regulation) testimonia la crescente preoccupazione di una comunità artistica che si sente depredata. Con un’adesione che supera le 100.000 persone, l’associazione si batte per regolamentare l’uso dei dati artistici nell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale, rivendicando il diritto degli artisti a essere riconosciuti e remunerati per il proprio lavoro. Lrnz definisce questa situazione una “violazione folle e intollerabile”, un’ingiustizia che erode il valore dell’arte e sminuisce il contributo degli artisti.Oltre alle implicazioni etiche ed economiche, l’artista sottolinea anche i pericoli dell’IA per le nuove generazioni. Si tratta di educare i giovani a comprendere i limiti di questi sistemi, evidenziando la loro natura puramente statistica e la loro totale assenza di consapevolezza. L’uso indiscriminato dell’IA rischia di eliminare opportunità di apprendimento e collaborazione, in particolare per i giovani che aspirano a inserirsi nel mondo del lavoro creativo. “È una specie di assistente che toglie il lavoro che uno farebbe fare a uno stagista”, afferma Lrnz, sottolineando l’impatto negativo sulla formazione professionale.Il percorso artistico di Lrnz è un esempio di dedizione e sperimentazione, spaziando dal graphic design alla motion graphic, dall’animazione all’illustrazione, fino al live streaming e agli effetti visivi. Un elemento costante in tutte queste discipline è il disegno, considerato “il numero uno”, la base da cui tutto nasce. Le sue esperienze nell’animazione, come nel documentario “The Dark Side of the Sun” e nel progetto “Il Segreto di Liberato”, dimostrano la sua capacità di fondere tecniche diverse e di raccontare storie complesse con un linguaggio visivo potente.Per i giovani che desiderano intraprendere una carriera artistica, il consiglio di Lrnz è diretto e pragmatico: “Fatelo subito”. Sottolinea l’importanza di una solida formazione tecnica, evidenziando la complessità del disegno come linguaggio e la necessità di approfondire numerosi aspetti tecnici. “Non conviene aspettare di essere bravi per cominciare a farlo”, conclude lrnz, invitando i giovani ad abbracciare la sfida e a perseguire la propria passione con impegno e determinazione.