Ricevendo il prestigioso Premio Antonio Feltrinelli per le Arti, conferito dall’Accademia Nazionale dei Lincei, Wim Wenders ha offerto una riflessione densa di significato, un’occasione per ripercorrere i fili che lo legano indissolubilmente all’Italia e per affrontare alcune delle sfide cruciali del nostro tempo. L’Accademia, custode di una tradizione secolare – nata nel 1603 e illuminata da figure come Galileo Galilei – ha offerto un palcoscenico ideale per un artista che, come Wenders, ha sempre guardato oltre i confini nazionali, abbracciando una visione del cinema come strumento di dialogo e di comprensione tra culture.Il legame con l’Italia affonda le sue radici in esperienze artistiche profonde, come il film “Al di là delle nuvole”, prodotto trent’anni fa, un’opera che ha segnato un punto di svolta nel suo percorso cinematografico e lo ha avvicinato alla sensibilità italiana. Ma questa connessione va ben oltre il mero ambito professionale. Wenders ha espresso un affetto particolare per la lingua latina, la sua prima lingua straniera, sottolineando come questa disciplina, con la sua rigore formale e la sua chiarezza concettuale, abbia contribuito a plasmare il suo modo di pensare, affinando la sua capacità di analisi e di sintesi.Il nuovo progetto cinematografico a cui sta lavorando, incentrato sul tema della pace, si inserisce in questa visione ampia e impegnata. Non si tratta di una semplice narrazione, ma di un tentativo di sondare le radici del conflitto, di esplorare le possibilità di riconciliazione e di promuovere una cultura della non violenza. In un’epoca segnata da crescenti tensioni geopolitiche e da divisioni interne, questa iniziativa assume un valore ancora maggiore.Wenders ha riaffermato con convinzione la necessità di mantenere viva la fiducia nell’umanità, un’aspirazione che permea tutta la sua opera. Allo stesso tempo, ha espresso una preoccupazione profonda riguardo alle implicazioni dell’intelligenza artificiale, un campo in rapida evoluzione che presenta sia opportunità che rischi. È imperativo, ha osservato, affrontare queste nuove tecnologie con responsabilità, garantendo che siano al servizio dell’uomo e non viceversa, preservando i valori fondamentali della dignità umana e della libertà. L’Europa, per Wenders, rappresenta un baluardo di questi valori, un progetto di pace e di prosperità che va difeso e rafforzato, promuovendo il dialogo, la solidarietà e la cooperazione. Il premio Feltrinelli, dunque, si configura non solo come un riconoscimento al talento artistico di Wim Wenders, ma anche come un invito a perseverare nella ricerca di un futuro più giusto e pacifico.