Santa Cecilia rivoluziona la propria impronta artistica aprendo la stagione 2025-2026 con un’iniziativa di portata storica: l’esecuzione scenica di *Die Walküre* (La Valchiria) di Richard Wagner, primo tassello di un ambizioso ciclo che abbraccerà l’intero *Ring des Nibelungen* nelle stagioni successive. Questo progetto, che segna un punto di svolta nella programmazione dell’istituzione, trascende il tradizionale approccio concertistico per abbracciare una fruizione più immersiva e teatrale.L’ultima rappresentazione completa del *Ring* a Roma risale al lontano 1961, al Teatro dell’Opera, mentre un’esecuzione in forma di concerto fu realizzata dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nei primi anni Ottanta sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli. Questa nuova impresa, tuttavia, si distingue per la trasformazione radicale della Sala Santa Cecilia, il cuore pulsante dell’Auditorium Parco della Musica.Storicamente concepita come spazio primariamente dedicato alla musica sinfonica, la Sala Santa Cecilia si appresta ora a configurarsi come un vero e proprio teatro d’opera. Questa metamorfosi si concretizzerà attraverso un’accurata progettazione scenica ad opera del designer Pierre Yovanovitch, che trascenderà la funzione di mero sfondo per divenire parte integrante dell’esperienza drammatica. Le scenografie, attentamente studiate, mirano a creare un ambiente immersivo e suggestivo, capace di amplificare l’impatto emotivo della partitura wagneriana.La direzione musicale di Daniel Harding, giovane e affermato interprete del repertorio operistico contemporaneo, sarà cruciale per bilanciare la monumentalità dell’opera con una sensibilità interpretativa fresca e innovativa. L’approccio di Harding, noto per la sua attenzione al dettaglio e alla ricerca di un equilibrio tra tradizione e modernità, promette di svelare nuove sfumature nel complesso universo wagneriano, offrendo al pubblico romano un’esperienza unica e memorabile. La scelta di *Die Walküre* come avvio del ciclo, con la sua ricchezza di personaggi iconici e temi universali come l’amore, l’onore e il destino, si configura come una dichiarazione di intenti: Santa Cecilia si pone come punto di riferimento per l’opera wagneriana, rinnovando il proprio impegno verso l’eccellenza artistica e l’innovazione culturale.