giovedì 11 Settembre 2025
21.9 C
Rome

Rottamazione del Debito: Tra Pragmatismo e Condizioni Stringenti

La questione della “rottamazione” del debito, tema ricorrente nei dibattiti economici, si ripropone con nuove sfumature nell’imminente manovra finanziaria.

A differenza di una visione semplicistica di tabula rasa, la linea di pensiero prevalente all’interno dell’attuale esecutivo italiano evidenzia la necessità di un approccio cauto e ponderato, un “cum grano salis” come sottolineato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, durante la presentazione dell’Osservatorio sul fisco locale della Cna.
Questa proposta di “rottamazione quinquies” – un termine che suggerisce una ripetizione del processo con un orizzonte temporale di cinque anni – non deve essere interpretata come un’amnistia indiscriminata.

Piuttosto, si configura come uno strumento mirato a decongestionare il sistema, liberando risorse per le imprese e i cittadini gravati da oneri fiscali arretrati, ma con precise condizioni e criteri di selezione.
La necessità di questo intervento riflette una realtà complessa.
Negli anni, l’accumulo di contenziosi fiscali e il mancato pagamento di imposte hanno generato un debito complessivo ingente, frenando la crescita economica e alimentando un senso di sfiducia nei confronti dello Stato.
La sua risoluzione, tuttavia, non può prescindere da una valutazione attenta dei rischi e delle opportunità.

Una rottamazione indiscriminata, infatti, potrebbe erodere la credibilità del sistema tributario, incentivando comportamenti elusivi e creando un precedente pericoloso per il futuro.
Al contrario, una misura ben calibrata, che preveda la rinuncia a parte delle somme dovute in cambio di una rapida e definitiva chiusura delle posizioni debitorie, potrebbe rappresentare un compromesso efficace.

L’aspetto cruciale risiede nella definizione precisa dei criteri di ammissibilità e delle modalità di calcolo delle riduzioni.
È indispensabile, ad esempio, escludere dalla rottamazione i debitori “seriali”, ovvero coloro che hanno ripetutamente abusato di queste opportunità per evadere le imposte.

Allo stesso tempo, è necessario semplificare le procedure burocratiche, rendendo l’adesione alla misura accessibile anche alle piccole imprese e ai lavoratori autonomi, spesso penalizzati dalla complessità del sistema tributario.
L’Osservatorio sul fisco locale della Cna, che ha promosso la discussione, sottolinea l’importanza di considerare le peculiarità del contesto locale, dove le dinamiche economiche e sociali possono variare significativamente.

Un approccio “one size fits all” rischia di essere inefficace e persino dannoso, aggravando le disuguaglianze territoriali.

In definitiva, la “rottamazione quinquies” non è una panacea, ma un tentativo di affrontare un problema strutturale con pragmatismo e responsabilità.
Il suo successo dipenderà dalla capacità del governo di bilanciare le esigenze di risanamento del debito pubblico con quelle di sostegno alla crescita economica e alla giustizia sociale.

La discussione in corso non riguarda solo le cifre da “rottamare”, ma anche i principi che devono guidare il sistema tributario italiano verso un futuro più equo e sostenibile.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -