sabato, 21 Giugno 2025
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Intergalactic: Arte, Tecnologia e Design in un’Immersiva Esperienza Fiorentina

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“Intergalactic”, un’esperienza sinestetica che ridefinisce i confini tra arte, design e tecnologia, si materializza a Firenze nell’ambito di Pitti Uomo 108, ospitata nell’imponente cornice dell’ex Teatro dell’Oriuolo. L’installazione immersiva, frutto di una collaborazione inedita tra l’Istituto Europeo di Design (IED) e l’artista e musicista Bill Kouligas, trascende la mera esposizione per diventare un ecosistema creativo pulsante, generato dalla fervida energia di studenti provenienti dalle sedi italiane e spagnole.Questo progetto collettivo non è un esercizio accademico, ma un vero e proprio laboratorio di idee, che riunisce talenti eterogenei – fashion designer, sound designer, graphic designer, esperti di textile design, marketing e comunicazione, videomaker e motion graphic designer – provenienti da Milano, Cagliari, Firenze, Roma, Torino, Madrid, Barcellona, Bilbao e l’Accademia di Como Aldo Galli. Il risultato è un’opera complessa e stratificata, nata dall’intersezione di competenze diverse e dalla volontà di sperimentare nuove forme di espressione.Al centro di “Intergalactic” risiede l’idea del suono come elemento unificante, un filo invisibile che tesse relazioni tra l’umanità, la tecnologia e l’universo. L’installazione, come ha illustrato Kouligas, è una riflessione sulla natura interconnessa della realtà, dove ogni elemento influenza e viene influenzato dagli altri in un dialogo continuo. L’esperienza sensoriale è costruita attraverso un’architettura dinamica, dove tessuti innovativi, proiezioni audiovisive in tempo reale, paesaggi sonori immersivi e stimoli tattili si fondono in un’unica entità. I performer, vestiti con abiti concettuali, progettati e realizzati dagli studenti, diventano parte integrante di questo ambiente interattivo, il cui comportamento è modulato dai loro movimenti, catturati e interpretati da sofisticati sensori. L’installazione non è solo qualcosa da osservare, ma un ambiente da vivere, un terreno fertile per la scoperta e l’interazione, che invita il pubblico a interrogarsi sul rapporto tra corpo, tecnologia e spazio. “Intergalactic” si configura quindi come un’utopia tangibile, un assaggio di un futuro in cui la creatività, la tecnologia e l’arte collaborano per creare mondi inesplorati.

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