La macroregione Nord Ovest, un’area strategica che Assagenti ha recentemente richiamato all’attenzione, rappresenta un’opportunità imperdibile per il nostro territorio. Genova e i suoi porti liguri non sono più soltanto nodi locali, ma componenti vitali di una rete logistica europea di portata continentale, il naturale punto di accesso meridionale per l’intera Europa. La visione di un futuro in cui Genova diventi il principale *gateway* verso l’Africa non è un’utopia, ma un obiettivo realizzabile, e noi, come regione, siamo pronti a incarnare questo ruolo.L’incremento degli scambi con l’Africa è un fenomeno multidimensionale, che va ben oltre il semplice aumento dei volumi di merci trasportate. L’espansione esponenziale del business dei cavi sottomarini, con una crescita annuale che quadruplica i numeri attuali, testimonia un’evoluzione profonda. Anche le recenti interruzioni del Canale di Suez, lungi dall’essere unicamente un problema, possono stimolare lo sviluppo di nuove rotte logistiche per l’Africa, ad esempio sistemi di trasporto terrestre che collegano le regioni orientali del continente con quelle settentrionali, per poi proseguire il viaggio via mare. Queste dinamiche aprono scenari inediti e creano opportunità concrete per la nostra economia.La posizione geografica della Liguria, la sua prossimità alla Svizzera e al cuore dell’Europa centrale, la rende un punto di accesso privilegiato. Definire Genova e la Liguria come *gateway* – la porta d’ingresso dell’Europa meridionale – non è un mero esercizio di retorica, ma una constatazione di fatto. Stiamo progressivamente riconquistando un’importanza storica che ci appartiene, proiettandoci verso un futuro di crescita e sviluppo. Questo significa non solo facilitare il flusso di beni e merci, ma anche promuovere lo scambio di persone, idee e cultura. L’infrastruttura digitale, il *backbone* per il mondo internet, converge qui per raggiungere l’Europa, in particolare dai continenti africano e asiatico.Tuttavia, persistono delle criticità. Nonostante la nostra posizione strategica, il Nord Italia continua a importare una quota considerevole di merci da Amburgo e Rotterdam. Questa dipendenza è sintomo di un sistema inefficiente: le merci si spostano verso i luoghi più convenienti, e oggi Genova non è ancora percepita come tale. Per invertire questa tendenza, è imperativo agire su diversi fronti.L’amministrazione pubblica non deve dettare le regole del *business*, ma creare le condizioni affinché esso possa prosperare. Ciò implica un investimento massiccio in infrastrutture: la diga foranea, la sopraelevata portuale, il Terzo Valico, i collegamenti autostradali, i binari interni al porto per treni di lunga percorrenza. Parallelamente, è fondamentale semplificare drasticamente le procedure burocratiche, sfruttando al massimo le potenzialità della digitalizzazione. L’obiettivo è creare una piattaforma globale, in grado di gestire in modo efficiente il flusso di merci e persone.La velocità, l’efficienza infrastrutturale e la riduzione dei tempi morti rappresentano i pilastri di una logistica competitiva. Inoltre, le difficoltà logistiche che affliggono la Germania, unite agli impatti dei cambiamenti climatici che riducono la navigabilità dei fiumi, accentuano il nostro potenziale di crescita. Puntare su queste tre leve – infrastrutture, digitalizzazione e riduzione dei tempi – significa offrire un valore aggiunto inestimabile al nostro sistema economico e affermare Genova come il *gateway* naturale verso l’Africa e l’Europa.
Genova: Gateway verso l’Africa, Nuovo Hub Logistico Europeo
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