Eccellenza al Femminile: Premi Ipazia illuminano il talento ligure

Il XXI Festival dell’Eccellenza al Femminile celebra quest’anno il talento ligure con l’assegnazione dei Premi Ipazia 2025, un riconoscimento che illumina percorsi artistici di notevole spessore.

L’evento, in corso a Genova fino al 12 dicembre, consacra due figure di spicco: l’attrice spezzina Sara Bertelà, insignita del prestigioso Premio Ipazia Migliore Attrice – Premio alla Carriera 2025, e la scrittrice genovese Simonetta Ronco, autrice vincitrice del Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia 2025 con il suo testo “La terra di Clara”, scelto tra una selezione di ventiquattro opere.

La cerimonia di premiazione, un momento solenne e di grande valore culturale, si terrà domani nella Sala delle Donne di Palazzo Ducale, alla presenza della giuria e della direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Ilaria Bonacossa.

L’assegnazione del Premio alla Carriera a Sara Bertelà sottolinea un percorso artistico ricco di dedizione e interpretazioni memorabili, un vero e proprio contributo all’evoluzione del panorama teatrale italiano.

Il riconoscimento non è solo un tributo al passato, ma anche un auspicio per il futuro, incoraggiando l’attrice a continuare a ispirare nuove generazioni di artiste.
Il Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia, invece, premia un’opera che si distingue per la sua originalità e la sua capacità di indagare tematiche complesse con sensibilità e profondità.
“La terra di Clara” si impone come un’opera di frontiera, capace di dialogare con il presente e di offrire nuove prospettive sulla condizione umana, dimostrando come la scrittura drammaturgica possa essere un potente strumento di riflessione e cambiamento sociale.

La scelta delle giurie, espressione di competenze e sensibilità diverse, testimonia l’importanza di un approccio critico e multidisciplinare nella valutazione del talento artistico.

La giuria del Premio Migliore Attrice, composta da figure autorevoli del giornalismo e della critica teatrale come Laura Palmieri, Laura Zangarini, Angela Calvini, Nella Califano, Renata Savo e Consuelo Barilari, ha valutato un ampio ventaglio di candidature, selezionando l’attrice che meglio incarna i valori di eccellenza, impegno e innovazione.

La giuria del Premio Nuova Drammaturgia, invece, riunisce un gruppo eterogeneo di esperti provenienti dal mondo della scienza, della letteratura classica, della pedagogia teatrale, del giornalismo, della critica e della storia dell’arte, guidati dalla presidente Silvana Zanovello.
La composizione di questa giuria, che include Adriana Albini, Caterina Barone, Gianfranco Bartalotta, Stefano Bigazzi, Carlo Fanelli, Giuliana Manganelli, Carla Olivari, Mercedes Martini, Eugenio Pallestrini, Andrea Porcheddu, Maria Dolores Pesce, Giovanna Rotondi Terminiello e Silvana Zanovello, sottolinea l’approccio olistico e multidisciplinare adottato per individuare un’opera capace di rinnovare il linguaggio teatrale e di stimolare una riflessione critica sul mondo che ci circonda.

L’attenzione alla multidisciplinarietà, data la presenza di figure provenienti da ambiti diversi, riflette la volontà di esplorare le connessioni tra arte, scienza e società, evidenziando il ruolo fondamentale del teatro come spazio di dialogo e di crescita culturale.

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