Il Principato di Monaco potrebbe essere incluso nella lista grigia del Gafi.

Il Principato di Monaco è attualmente al centro dell’attenzione in quanto potrebbe essere incluso nella lista grigia del Gafi, il Gruppo di Azione Finanziaria del G7, istituito nel lontano 1989 con lo scopo di monitorare le attività finanziarie illecite a livello internazionale. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, ci sono voci che indicano la possibilità che Monaco venga inserito in questa lista durante la prossima plenaria che si terrà a Singapore dal 23 al 28 giugno. Questa riunione avrà come obiettivo l’aggiornamento delle liste dei paesi sottoposti a osservazione, già diffuse lo scorso 23 febbraio.La ‘lista grigia’ del Gafi riguarda i Paesi soggetti a una ‘vigilanza rafforzata’, un meccanismo di monitoraggio più attento e dettagliato rispetto agli altri stati. Al contrario, la ‘lista nera’ comprende i Paesi considerati ad alto rischio, ai quali viene richiesta una rapida azione correttiva per adeguarsi agli standard internazionali in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo.L’inclusione di Monaco nella lista grigia potrebbe avere conseguenze significative sul suo sistema finanziario e sulla sua reputazione a livello globale. Il Principato dovrà affrontare sfide importanti per dimostrare il proprio impegno nella lotta contro le attività illecite e per garantire la trasparenza e l’integrità del proprio sistema finanziario.È fondamentale che Monaco adotti misure concrete e efficaci per prevenire il riciclaggio di denaro sporco e contrastare ogni forma di finanziamento illegale. Solo attraverso un impegno serio e continuo verso la conformità normativa internazionale, il Principato potrà evitare sanzioni e mantenere la fiducia degli investitori e dei partner commerciali.In conclusione, Monaco si trova ad una svolta cruciale nella sua posizione all’interno della comunità internazionale e dovrà dimostrare con azioni concrete il suo impegno verso la trasparenza e l’integrità nel settore finanziario per evitare possibili ripercussioni negative sul suo status globale.