Un’interruzione significativa della connettività di rete, derivante da una complessa problematica infrastrutturale che coinvolge Vodafone e Infratel, ha generato disagi diffusi in diverse aree delle province di Teramo e L’Aquila. L’incidente, verificatosi nella mattinata odierna, ha impattato in modo particolare i sistemi informatici delle Aziende Sanitarie Locali, sollevando interrogativi sulla resilienza delle infrastrutture digitali nel settore cruciale della sanità.L’interruzione, iniziata attorno alle 9:30, ha causato un blackout generalizzato nella rete che alimenta la Asl di Teramo. Questo evento ha immediatamente compromesso le operazioni dei Centri Unificati di Prenotazione (Cup), punti nevralgici per l’accesso ai servizi sanitari. L’unica eccezione è stata rappresentata dal Cup dell’ospedale ‘Mazzini’ di Teramo, che pur rimanendo attivo, si è trovato limitato dall’impossibilità di utilizzare i sistemi di pagamento elettronico (POS) e i sistemi di gestione delle code elettroniche, strumenti fondamentali per l’efficienza e la fluidità dei processi.L’impatto del malfunzionamento non si è limitato alla gestione delle prenotazioni. La disconnessione ha causato interruzioni nei servizi informatici di numerose strutture sanitarie, rendendo difficoltoso, in alcuni casi impossibile, l’accesso a software essenziali per l’attività clinica e amministrativa. Sebbene le prestazioni sanitarie siano state regolarmente garantite, l’episodio ha evidenziato una vulnerabilità critica nella dipendenza dai sistemi digitali per l’erogazione dei servizi.Anche la Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila ha riscontrato problematiche analoghe, confermando la natura diffusa dell’interruzione. Le squadre tecniche sono impegnate in un’attività di monitoraggio costante, in stretto contatto con Vodafone, per individuare la causa radicale del guasto e accelerare il ripristino delle funzionalità. La nota ufficiale sottolinea l’impegno a risolvere la situazione nel minor tempo possibile, esprimendo al contempo le scuse per i disagi causati, sottolineando la loro natura imprevista e al di fuori del controllo diretto dell’azienda sanitaria.Oltre alle ripercussioni sulle strutture sanitarie, l’interruzione ha generato disagi significativi per i cittadini, impedendo loro di effettuare telefonate e rendendo difficoltosa la comunicazione in generale. L’incidente solleva interrogativi sulla necessità di investimenti mirati per rafforzare la ridondanza e la resilienza delle infrastrutture di telecomunicazione, soprattutto in contesti strategici come quello sanitario. La vicenda evidenzia, inoltre, l’importanza di protocolli di emergenza ben definiti e testati, in grado di mitigare l’impatto di eventi imprevisti e garantire la continuità dei servizi essenziali, mettendo in luce la fragilità intrinseca di un sistema profondamente interconnesso. L’episodio dovrebbe stimolare una riflessione più ampia sulla sicurezza informatica e sulla necessità di diversificare le soluzioni di connettività per ridurre la dipendenza da un singolo fornitore.
Blackout digitale: disagi diffusi tra Teramo e L’Aquila
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