L’epilogo della prima frazione della finale play-off per l’accesso alla A2 di pallanuoto ha visto la Pescara Nuoto e Pallanuoto soccombere ai rigori contro la Roma 2020, con un risultato finale di 15-14 che nasconde una sfida intensa e combattuta. Il pari 11-11 al termine dei tempi regolamentari proietta le due contendenti in un confronto aperto, in cui il fattore campo, inizialmente favorevole ai pescarese, si rivelerà solo uno degli elementi in gioco.L’atmosfera vibrante, palpabile tra le mura dello stadio gremito da un pubblico superiore alle 700 unità, ha accompagnato una partita che ha messo a dura prova le certezze di entrambe le squadre. Il match si è sviluppato come un duello punto a punto, con le due formazioni che si sono alternate in vantaggio, sfruttando al meglio le rispettive opportunità. La Pescara Nuoto e Pallanuoto, forte del vantaggio derivante dal primo posto conquistato nella fase regolare e che le ha garantito l’opportunità di disputare la prima partita in casa, ha mostrato qualche segno di nervosismo, contrapposto alla maggiore lucidità e precisione dei capitolini nelle occasioni decisive. Il gioco romano ha saputo interpretare al meglio le dinamiche di una partita ad alta tensione, concretizzando le proprie azioni con efficacia.Il mister Franco Di Fulvio, a capo della squadra biancazzurra, dovrà analizzare con attenzione le dinamiche del match, individuando i punti deboli da correggere in vista del ritorno, in programma mercoledì 4 giugno a Roma. La vittoria in terra capitolina diventerà quindi imperativa per mantenere vive le speranze di accedere all’eventuale “bella”, prevista a Pescara sabato 7 giugno. Il ritorno al fattore campo pescarese potrebbe rappresentare un elemento decisivo, ma solo se la squadra saprà gestire al meglio la pressione e ritrovare la sua fluidità di gioco, superando la frustrazione per la sconfitta ai rigori. La serie play-off si preannuncia quindi un confronto al cardiopalma, ricco di colpi di scena e di emozioni.